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Resine Epossidiche: Tecniche di assemblaggio

La resina epossidica viene dunque utilizzata per l’assemblaggio strutturale di più elementi.

Assemblaggio in due fasi

Viene applicata una mano di miscela resina/ indurente sulle superfici da attaccare. Questa operazione si chiama impregnazione o priming delle superfici di assemblaggio. Per l’applicazione della resina espossidica si utilizza un pennello usa e getta. Si passa alla fase successiva prima che il rivestimento ancora fresco risulti essiccato al tatto. 

Si applica la resina col pennello su un di un lato Si applica la resina su altro lato

Si modifica la miscela resina/ indurente aggiungendo l’appropriato addensante fino a quando la miscela non avrà raggiunto la consistenza sufficiente a si riempiono i vuoti tra le superfici di contatto a impedire  che nelle giunture rimanga uno strato insufficiente di resina. E applicato uno strato uniforme di resina addensata su una delle superfici di assemblaggio, in modo che quando le due superfici vengono unite una piccola quantità di questa miscela fuoriesca. Sarà rimosso o modellato l’adesivo in eccesso. 

unione delle parti e fuoriuscita della resina in eccesso Si asporta la resina in eccesso
Assemblaggio con cordoli

Con il termine CORDOLO si intende un applicazione concava di resina addensate che ricopre una giuntura nell’angolo interno . Si tratta di una tecnica eccellente per l’assemblaggio di componenti le cui giunture saranno ricoperte con tessuto di vetro. La procedura di assemblaggio con cordoli è la stessa dell’assemblaggio tradizionale ma, anziché rimuovere la resina epossidica fuoriuscita dopo aver fissato in posizione i componenti, la si modella come un cordolo. La fibra di vetro o il nastro viene applicata sull’area del cordolo prima che questo catalizzi.

Si modella il cordolo Si asporta la resina in eccesso
Assemblaggio accessori metallici tradizionale

Per una maggiore resistenza alla trazione e per impedire la penetrazione dell’umidità, viene adottato un metodo che consiste nell’impregnare i fori degli elementi di fissaggio e i nuovi fori prima di montare le viti. La resina penetrerà nella fibra attorno al foro, aumentando il diametro dell’elemento di fissaggio.

Procedimento:
Impregnare un foro pilota di dimensioni  standard e iniettare la miscela resina/  indurente all’interno del foro utilizzando  una siringa. Se necessario passare una  seconda mano di resina in caso di fori  strappati o sovradimensionati.

Assemblaggio di elementi di fissaggio avanzato

Per ottenere una maggiore resistenza e stabilità, eseguire fori sovradimensionati in modo da aumentare l’area di substrato esposta e la quantità di resina epossidica attorno all’elemento di fissaggio.


Procedimento:
Impregnare i fori e l’elemento di fissaggio con una miscela resina/ indurente. Lasciare che la resina epossidica penetri abbondantemente nella fibra del legno.
Riempire il foro con resina epossidica addensata.
Montare gli elementi di fissaggio esercitando una forza sufficiente a fissare gli accessori metallici in posizione. Prima di applicare un carico sugli accessori metallici lasciare catalizzare completamente la resina epossidica.   

Assemblaggio di accessori metallici

L’ assemblaggio di accessori metallici è molto più complesso del semplice assemblaggio di elementi di fissaggio. Assemblando la base degli accessori metallici alla superficie, la capacità di carico di questi ultimi risulta significativamente maggiore poiché fornisce all’accessorio metallico una
solida superficie d appoggio. La base si salda inoltre al legno sottostante formando con esso un legame più forte e resistente rispetto al semplice assemblaggio di elementi di fissaggio. E un sistema adottato per montare accessori metallici su superfici non piane, curve o non uniformi.

Procedimento:
Preparare la superficie di montaggio e la base dell’accessorio metallico in modo che  aderiscano correttamente.
Impregnare il foro sovradimensionato con resina epossidica. Lasciare penetrare la  resina all’interno della fibra di legno

Ricoprire la superficie di contatto inferiore dell’accessorio metallico con resina epossidica non addensata. Strofinare la resina epossidica bagnata con una spazzola metallica oppure carteggiarla con carta vetrata a grana 50. Carteggiando la base, ricoperta di resina epossidica, la resina viene
direttamente a contatto con il metallo prevenendone l’ ossidazione. 

Iniettare nel foro una resina epossidica che non cola. Utilizzare una quantità di miscela sufficiente a far sì che non rimangano vuoti nel foro dopo l’inserimento dell’elemento di fissaggio. Ricoprire con resina addensata la parte inferiore dell’accessorio metallico e la filettatura dell’elemento di fissaggio.
Sistemare l’accessorio metallico in posizione. Inserire e serrare gli elementi di fissaggio fino a quando dalla giuntura non fuoriesce una piccola quantità di miscela.

Assemblaggio di prigionieri

Procedimento:
Preparare i prigionieri/perni filettati incerando le estremità superiori (sopra la superficie) e pulendo le estremità inferiori (sotto la superficie).
Posizionare un dado e una rondella sui prigionieri, impregnare le estremità inferiori e inserirle nei fori pieni di resina epossidica. Prima di fissare l’accessorio metallico e di serrare i dadi lasciare catalizzare completamente  la resina epossidica. 

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