Stefano Pachì
Fonte: Studio ARC di A.B. Caldini
Stefano Pachì è nato a Genova.
Ha compiuto varie esperienze nel campo del fumetto e della pubblicità dove si è formato professionalmente.
Da anni lavora per il mercato editoriale italiano ed estero in prevalenza come illustratore di cover collaborando con le più note case editrici.
Oggi, forte dell’esigenza di esprimere un immaginario personale affianca all’illustrazione la produzione di opere per il mercato dell’arte.
Dicono di lui
Ferruccio Giromini
La pittura di Stefano Pachì è estremamente originale.
Provenendo dai gloriosi mondi fantastici dell’illustrazione, questo artista non riesce ad essere un pittore di sole forme, ma infarcisce quest’ultime di significati occultati, di suggerimenti narrativi, di richiami mitologici, di estri surreali.
La magistrale padronanza del suo pennello fa il resto: avvolge le figure tra contrasti accesi, le modella illuminandole e mescolandole, le trasforma in trappole percettive, le cancella sapientemente, ce le offre insieme negandocele.
E’ un illusionista arguto e un sapiente ipnotizzatore, ma pure un visionario mistico; sempre, comunque, un generoso dispensatore di sorprese.
Silvia Bottaro
Volti umani, pietre, foglie, animali dal realismo inquietante, sono collocati in atmosfere visionarie, esaltate dal segno nero che irrompe nel quadro.
Le cromie sono esaltate, esasperate fino a farle scoppiare, pare, come in un cataclisma allarmante, ma purtroppo reale se si pensa a ciò che potrebbe accadere da un conflitto nucleare. Natura e umanità sono in pericolo. Ci pare di udire, questo messaggio che Pachì con una vena originale sta cercando di indirizzare verso una “sua” pittura realistica: egli vuole trasmetterci emozioni forti, coinvolgenti per indurre l’uomo contemporaneo ad una vera riflessione sul chi e cosa vuole.
Interrogativi globali, ma che corrispondono, anche, alla ricerca interiore di Pachì stesso