Il Laboratorio

Affilare gli attrezzi da taglio

Impostazione dell’anglo del tagliente sulla cote

Attrezzo per affilatura

Per mantenere il tagliente all’angolo corretto, si usa l’ attrezzo per l’affilatura. Questo è essenzialmente un supporto per la lama dotato di rotella per scorrere sulla cote, e l’angolo si imposta scegliendo opportunamente la distanza della lama tra l’ attrezzo per l’affilatura e la cote, vedi la fig. B2. In relazione alla marca dell’attrezzo, varierà la relazione tra distanza tra attrezzo e cote e l’ angolo risultante; bisogna fare misurazioni accurate, o seguire le istruzioni del fabbricante. Per l’auto costruzione di uno di questi attrezzi,  vedi Attrezzo per affilare.

Maschera per impostare l’angolo del filo

Esiste però una semplificazione che rende più veloce l’ impostazione dell’angolo tramite l’uso di una semplice maschera, vedi fig. B3. La disponibilità della maschera rende anche più veloce la reimpostazione dell’angolo a seguito delle inevitabili variazioni dello stesso durante l’uso, che possono anche portare il tagliente fuori squadra.

La costruzione della maschera è semplicissima. Basta incollare due striscie di masonite o compensato a 90° tra di loro su un pezzo di legno d’avanzo che faccia da supporto. La striscia parallela al lato del supporto provvede il fermo, così che il tagliente si posizioni sempre alla stessa distanza. La striscia perpendicolare allinea il tagliente così che l’attrezzo di affilatura si possa stringere sul tagliente in posizione tale che la molatura crei un filo perpendicolare ai lati dello stesso.

Ci sono alcune attenzioni da porre nell’usare l’attrezzo di affilatura durante l’impostazione dell’ angolo di taglio. Per il miglior controllo, si posizionano i pollici dietro l’ attrezzo puntandoli contro il retro del tagliente, e si usano le altre dita per premere il tagliente sulla cote, posizionandoli verso il lati dello stesso, vedi fig. B4. Massima attenzione va posta a non premere la ruota dell’attrezzo (o l’ attrezzo, per quelli sprovvisti di ruota) sulla cote, pena maggior fatica ed usura dell’attrezzo. Durante la molatura è buona norma applicare pressione solo durante il colpo in avanti, riducendo la pressione durante il ritorno. Per aiutarsi a controllare propriamente la pressione da applicare, ci si può immaginare di dover grattar via un etichetta dalla cote. 

Controllare sovente la perpendicolarità del filo mentre viene molato. Per farlo, si dovrà rimuovere il tagliente dall’attrezzo e controllare con una squadra. Di qui l’estrema utilià della maschera di cui in fig. B3.

Qualora si scoprisse che il tagliente è stato molato fuori squadra, vi si può riparare premendo più forte sul lato “lungo” del tagliente, come indicato in fig. B4 dove una delle dita è stata spostata proprio sopra il filo (cerchio).

Verifica presenza di sbavature

 La molatura va continuata fino ad ottenere una superficie opaca uniforme dalla punta al tacco del filo: questo garantisce della planearità dello stesso. Per accertarsene unlteriormente, controllare che si sia formata una leggera sbavatura uniforme sul retro del tagliente sul limite del filo. Si usino le dita per verificare la pesenza della sbavatura, facendole scorrere a 90° lungo il filo (ovviamente per evitare di tagliarsi), come indicato in fig. B5. Se la sbavatura fosse più consistente da una parte, ciò indicherebbe che il filo è fuori squadra, e la molatura va continuata.


Quando il filo è stato finalmente molato, bisogna eliminare la sbavatura. È sconsigliatissimo cercare di “pelarlo” via, anche se la cosa sembrerebbe fattibile. Una manovra del genere lo “strapperebbe” via, lasciando un filo disuniforme sul tagliente; viceversa la sbavatura va molata via adeguatamente. Si usa la cote con grana fine (è la stessa finezza usata per lucidare il retro, e non ne vorrete usare una più grossolana, giusto per rovinarvi il lavoro fatto prima . Come in fig. B6, si adagia il tagliente sul retro, piatto sulla cote, e lo vi si strofina per una mezza dozzina di volte.

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