Notizie archiviate

Restaurato l’Oratorio di Confortino

L’Oratorio, sorto per offrire servizio liturgico a chi abitava lontano da Anzola, Pragatto e Calcara, può riaprire i battenti grazie alla strenua volontà di don Stefano Guizzardi, della parrocchia dei Santi Pietro e Paolo di Anzola …

L’ antico Oratorio nelle campagne dove pregò San Francesco d’ Assisi

Fonte: Repubblica — 28 giugno 2009   pagina 9   sezione: BOLOGNA

DA DECINE di anni l’ oratorio di San Francesco in Confortino era chiuso al pubblico e ai fedeli, aperto soltanto per la memoria liturgica di Sant’ Antonio da Padova in giugno e per il Perdono di Assisi ad agosto. Tutto il resto dell’ anno il portone rimaneva sbarrato. Ora questo complesso, sorto per offrire servizio liturgico a chi abitava lontano da Anzola, Pragatto e Calcara, può riaprire i battenti grazie alla strenua volontà di don Stefano Guizzardi, della parrocchia dei Santi Pietro e Paolo di Anzola, dei sindaci di Anzola e Crespellano, e della Fondazione Carisbo, ma anche dei parrocchiani stessi che hanno contribuito con le loro offerte. La chiesa del Confortino è stata edificata in piena campagna nel territorio di Crespellano, equidistante da quello che è oggi il percorso della via Emilia e dal tracciato autostradale. Anche settecento anni fa, quando fu stabilita la sua costruzione, queste terre erano distanti da luoghi di fede, ma proprio lì dove si diceva che San Francesco d’ Assisi si fosse fermato a predicare, esisteva un forte culto del Poverello. Fu il proprietario del terreno, Confortino Conforti, a volere fortemente questa edificazione: oltre alla chiesa, si legge nel documento notarile del 1291, bisognava costruire anche un alloggio per un sacerdote e un chierico, ai quali, in cambio dell’ officiatura, sarebbero stati corrisposti vittoe alloggio. Vi presero dimora i Padri Minori di San Francesco i quali, alla fine del Settecento, lo vendettero a privati. Ogni nuovo proprietario si impegnò a farvi dire messa ad ogni festività. Questo fino al 1951, quando l’ ultimo proprietario, Giovanni Bravi, donò il complesso alla Parrocchia di Anzola. Da allora, l’ oratorio rimase quasi inutilizzato. Ieri pomeriggio monsignor Ernesto Vecchi ha celebrato la messa di inaugurazione che restituisce alla comunità di fedeli un luogo di grande importanza storica e artistica: i lavori, che si sono protratti per mesi, hanno riguardato la copertura, a difesa delle strutture lignee, ma anche i piedi della muratura e l’ intonaco, oltreché il campanile romanico. Restano ancora da restaurare i quadri e le opere d’ arte, che tuttavia i visitatori possono ancora apprezzare all’ interno dell’ edificio. –

MICOL LAVINIA LUNDARI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Translate »