Un ventaglio in onore di Luigi Mazzantini
Lettore infaticabile, Luigi Mazzantini, era uomo di grande cultura, e, a detta di quanti lo hanno conosciuto, assai simpatico.
Lettore infaticabile, Luigi Mazzantini, era uomo di grande cultura, e, a detta di quanti lo hanno conosciuto, assai simpatico.
L’utilizzo del ventaglio non era limitato al rinfrescarsi, allo scacciare gli insetti o al ripararsi dal calore del fuoco: è stato anche supremo strumento di comunicazione silenziosa.
Amante del lusso, la regina Margherita era ovviamente anche una grande appassionata di ventagli, e cercò di sostenere in ogni modo il mercato italiano.
Coloro che denigrano la tesi dell’esistenza della pelle di cigno perché sostengono che sia destituita di solide basi documentali dimenticano che anche il loro argomentare non ha basi
Fonte: dott.ssa Anna Checcoli Passiamo, in questa quarta parte, alla figura dell’asino, estremamente complessa da un punto punto di vista
Un ventaglio non è la manifestazione di una preferenza qualsiasi, è una scelta di benessere, di potenziamento delle vibrazioni di se stessi.
La forma del ventaglio, semicircolare, con angoli di apertura che variano nel tempo in modo non casuale, è la rappresentazione allegorica della vita: si apre, ha un inizio, una curva ascendente, un culmine, una curva discendente, una fine.
Il ventaglio è un simbolo, al pari della squadra e del compasso, è il depositario di misteri che si schiudono solo all’intenditore, al cultore, e talvolta nemmeno a questi
Il ventaglio è antichissimo: il suo uso si perde nella notte dei tempi quando l’uomo, per muovere l’aria o scacciare gli insetti, agitò inconsciamente la mano