Arte & Artigianato

Restauro delle opere tessili

Il restauro dei manufatti tessili è una pratica molto complessa che deve essere valutata e studiata in tutti i passaggi.
 E’ bene sapere che anche per i manufatti di questo genere è necessaria una documentazione fotografica in bianco e nero prima, durante e dopo le operazioni di restauro.
Come in tutti i restauri ci sono delle regole basilari da dover rispettare per la buona riuscita delle operazioni di risanamento del manufatto.

  1. Spesso le opere tessili hanno la necessità di un supporto per rendere più maneggevole l’oggetto oltre che a garantirgli una durata migliore nel tempo. Questo supporto però non deve essere invadente, pertanto non bisogna aggiungere più materiale del necessario (per non appesantire l’opera).
  2. Non bisogna cambiare la funzione dell’oggetto.
  3. Effettuare operazioni di restauro reversibili.
  4. Utilizzo di filati per la cucitura (ove possibile, se il manufatto è troppo degradato e fragile la cucitura è sconsigliata, in questo caso si interviene con collanti appositi) con filati in cotone o seta, si sconsiglia il poliestere per la difficoltà che si incontra nel tingerlo, oltre al fatto che è subito riconoscibile a causa della lucentezza tipica di questo genere di filato.
  5. Durante tutte le operazioni sul manufatto è sconsigliabile spostare l’opera facendo forza sugli angoli: si creerebbero tensioni che potrebbero aggravare lo stato di salute del tessuto.
  6. Nella fase di studio e nella fase esecutiva dei lavori è buona norma non utilizzare penne biro per prendere annotazioni. Se disgraziatamente si sporca il manufatto tessile con l’inchiostro, la sua rimozione sarebbe molto difficile e sarebbe un ulteriore trauma.
Pulitura

La pulitura meccanica del manufatto tessile deve essere effettuata con un microaspiratore interponendo tra il manufatto e la macchina aspirante una protezione, ad esempio pezzo di tulle di nylon. Questa operazione previene danni che possono essere praticati involontariamente durante la pulizia (la forza dell’aspiratore, per quanto minima sia, potrebbe creare lacerazioni o aggravare quelle già esistenti).
Per quanto riguarda la pulitura ad umido è opportuno eseguire un test di stabilità dei colori. Si effettua un piccolo prelievo dei filati (pochi centimetri sono sufficienti) che verranno poi bagnati semplicemente in acqua e posizionati su un foglio di carta assorbente. Se sulla carta non rimarrà traccia di colore, si potrà eseguire sul manufatto una pulitura ad umido.
Per il lavaggio dei tessuti si utilizza semplicemente l’acqua. Nei casi di opere di grosse dimensioni e consigliabile il lavaggio sotto acqua corrente, mentre per i tessuti antichi si adopera una miscela di acqua distillata e soluzione detergente.
Una volta eseguito il lavaggio, il manufatto deve essere posizionato con il dorso verso l’alto su di un supporto con le misure originali dell’oggetto. Dopodiché si passa alla fase di spillatura, mediante aghi chirurgici, poco invasivi, per ancorare il tessuto al supporto. La spillatura avviene sul perimetro dell’oggetto e nelle zone dove sono presenti lacune o lacerazioni.

 Consolidamento

Le operazioni di consolidamento possono essere eseguite in due modi: per adesione o cucito. Spesso le due tecniche si possono accompagnare durante il restauro.

Adesione:  consigliabile per manufatti molto fragili e indeboliti a causa del degrado, per i tessuti in seta.
Cucito: locale o totale in base allo stato di conservazione del tessuto, con filato di seta o di cotone.

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