Pianoforte verticale A.Prohaska
a cura di Stefano Rogledi
Domanda
Sto per acquistare un pianoforte verticale Bohemo costruito da A.Prohaska; e dei primi del 900 in radica; mi dicono che e stato suonato fino a poco tempo fa, e che è in buone condizioni.
Conoscete questa marca ? Quanto potrebbe valere (visto che devo contrattare il prezzo)? cosa devo controllare per accertarmi che sia tutto a posto ?
Quanto potrebbe costarmi mediamente un eventuale restauro ?
Vanessa
Grazie
Risposta
Gentilissima Sig.ra Vanessa,
in tutte le fonti consultate, ho riscontrato un costruttore viennese a nome “Prohaska, Franz”, anno di fondazione della ditta 1909, Vienna. Non credo però sia il Suo caso.
Purtroppo in questi casi l’occhio “clinico” è indispensabile per valutare le condizioni di uno strumento.
Non è facile del resto spiegare cosa e come andare a vedere e controllare…
Posso riassumere a grandi linee, in ordine di importanza:
-verificare innanzitutto che non si tratti di un pianoforte con il tipo di meccanica “a baionetta”. Si tratta di strumenti vetusti e inefficienti dal punto di vista meccanico, DA SCARTARE SENZA OMBRA DI DUBBIO (se non in casi specialissimi..)
(Questa meccanica si presenta con una barra di legno che sovrasta i martelli, che appaiono così dietro a una serie di piccole aste di ferro. Se i martelli si possono invece toccare agevolmente con le mani siamo in presenza di una meccanica di tipo moderno).
-controllare lo stato del somiere se del tipo a vista; deve essere assolutamente integro (il somiere è la parte che accoglie le caviglie di accordatura).
Se la tenuta delle stessa fosse precaria gli interventi di restauro sarebbero abbastanza onerosi.
Si provi a suonare in sequenza, una alla volta, le note, salendo e scendendo; se si notano accentuate scordature relative a qualche tasto in modo particolare, il somiere può essere danneggiato.
-Controllare lo stato delle corde (ossido o peggio ancora ruggine, corde rotte ecc…)
-Suonare con vigore (forte/fortissimo): la risposta deve essere ancora accettabile e deve seguire decentemente l’impulso dinamico.
-Controllare il ponte (parte sul quale sono appoggiate le corde); è di FONDAMENTALE IMPORTANZA che questo sia INTEGRO, privo di fessurazioni.
-controllare (ma qui è difficile per un utente non pratico) che i martelli non abbiano escursioni laterali accentuate e che non siano in cattivo stato.
-controllare poi tutte le parti in feltro, devono dare sensazione di “freschezza” per quanto possibile. Ogni sensazione di “vetustà” andrà certamente tenuta in considerazione.
-Tutta la parte meccanica deve dare impressione di ordine e pulizia (per quanto possibile)
Cordiali saluti,
Stefano Rogledi