Teca con Sacra Famiglia
In questo articolo vedremo nei particolari questa Teca con Sacra Famiglia confrontandola anche con il risultato della mia ricerca.
Pubblicato il 25 gennaio 2022
Di recente ho restaurato una cornice di una Teca contenente una ceramica rappresentante la Sacra Famiglia. La tipologia inconsueta, di questa opera, mi ha dato il pretesto per andare alla ricerca di altre opere simili.
In questo articolo vedremo nei particolari questa Teca con Sacra Famiglia confrontandola anche con il risultato della mia ricerca. Inoltre vi proporrò le considerazioni che mi hanno portato alla scelta del tipo di restauro eseguito.
Descrizione della Teca con Sacra Famiglia
La teca è databile negli anni a cavallo del ‘900 è costituita da una cornice come quella di un quadro e sul retro uno scarabattolo contenente una ceramica in biscuit raffigurante la Sacra Famiglia protetta da un vetro decorato dalla parte interna con un’ immagine in carta con stampa cromolitografica decorativa. Nell’interno dello scarabattolo è contenuto un carillon che può essere caricato attraverso un foro grezzo sul fianco dello scarabattolo stesso.
Misure: 73 cm x 52cm, profondità 12 cm . Proprietà: Privata.
La ceramica in biscuit
La ceramica biscuit delicatamente colorata, rappresenta la sacra Famiglia in una scena di intimità famigliare. Maria sta filando alle spalle di Gesù mentre lo guarda con dolcezza. Gesù ha un martello in mano e ascolta con attenzione il padre mentre gli starà insegando il mestiere di falegname. Sulla base una scritta recita: “Gesù Maria Giuseppe dateci il nostro pane quotidiano” . La ceramica e incastonata in uno spazio drappeggiato da un raso che originariamente doveva essere rosso e ora è ormai sbiadito e tendente al rosa.
La Cornice
La cornice è in legno tenero e i quattro angoli non sono perfettamente coincidenti. Al tatto è ruvida e presenta residui di filamenti di tessuto con apparenti residui di una tinta rossa. La modanatura non è ricavata dalla lavorazione di un unico legno, ma è ottenuta per sovrapposizione dei singoli elementi che formano il profilo. Sono presenti stuccature in gesso bianco in corrispondenza dei chiodi che fissano i vari elementi della cornice, o di alcune imperfezioni del legno. Come si vede dalla foto in alto, l’elemento più esterno del lato basso è formato dall’unione di due segmenti.
Da un esame più attento, si è riscontrato che quelli che sembravano residui di una tinta rossa, in realtà erano anche questi residui di tessuto come quelli riscontrati sui bordi come mostrato in foto.
Da questo si può pensare che la cornice sia stata rivestita di tessuto rosso incollato sulla sua superficie che ad un certo momento sia stato rimosso completamente per un probabile eccessivo deterioramento. Ciò spiega anche il fatto che le imperfezioni rilevate in precedenza siano state trascurate in quanto sarebbero state poi coperte e nascoste.
Il carillon
Come mostrano le seguenti foto, sul fianco dello scarabattolo è alloggiato un carillon a molla fissato su di una assicella che opportunamente incastrata sul telaio viene poi fissata sul fianco da una vite completandone il profilo. Un foro rudimentale permette la ricarica.
Ho ritenuto opportuno smontare Il carillon nelle sue parti per permettere una adeguata pulizia e lubrificazione degli elementi che ne permettono il movimento.
Risultati della ricerca
La particolarità di questa teca mi ha incuriosito e spinto ad eseguire una ricerca per individuare altre tipologie di opere simili per poterla meglio datare ed individuarne la provenienza.
Per quanto riguarda la datazione ho individuato alcune opere simili tutte databili alla fine dell’Ottocento o inizi Novecento. Per la provenienza invece la cosa si complica in quanto sembra non esserci una zona di produzione precisa. In alcuni casi, scritte in tedesco sullo scarabattolo, collocherebbero la zona di produzione in Germania, in altri casi la zona di produzione viene attribuita in Sicilia.
Tuttavia non ho trovato nulla riguardo a notizie sulle origini storiche-devozionali di questa tipologia di arredo sacro. Invito chiunque avesse notizie in merito di condividerle con noi scrivendo nello spazio sottostante relativo ai commenti. Vi ringrazio fin d’ora.
Di seguito una selezione di alcune opere simili con relativa didascalia. La prima che troverete ha il soggetto in ceramica identico a questa che ho presentato.
Restauro della Cornice
Quando mi sono trovato a dover decidere come eseguire il restauro della cornice, ho valutato le seguenti possibilità:
- riportare la finitura come era probabilmente in origine, ovvero rivestire la cornice di raso rosso.
- tinteggiare la cornice con un mordente rosso
- rifinire la cornice con gommalacca tinta anilina color ciliegio
Consultatomi anche con il proprietario che preferiva una soluzione di semplice pulizia della cornice senza apportare grosse modifiche di colore, ho optato per la terza soluzione. Si è deciso inoltre di non intervenire per chiudere le fessure degli angoli.
Pertanto dopo aver carteggiato la cornice asportando sia i residui di colla che di tessuto, ho rifinito con gommalacca colorata ciliegio ed infine, una volta asciugata perfettamente, ho usato una paglietta d’acciaio finissima per ripassare tutta la superficie per poi rifinire a cera neutra.
Buongiorno, sono in possesso dello stessa teca ma da provenienza certa inquanto sul retro è ancora presente l’ etichetta con la casa di produzione e indirizzo. Ha ancora il raso rosso anche se non in ottime condizioni. Se interessato può contattarmi per email ermione65@live.it Grazie
Buongiorno. Anch’io posseggo la medesima teca, con tessuto rosso, che ho recentemente fatto restaurare. Apparteneva a mio nonno di origini calabresi (Rossano Scalo). Sopra la figura di San Giuseppe, sulla destra, è riportato il nome “Joseph”, che mi fa presumere l’origine tedesca del manufatto. Non posseggo però altri elementi identificativi e sono quindi anch’io curioso di conoscere una possibile provenienza. Se la Sig.ra Francesca e il Restauratore desiderassero contattarmi a questo proposito, lascio loro la mia e-mail: baruzzi10@outlook.it
Cordiali saluti.
Paolo
Salve, in un mercatino ho trovato questo quadro in bisque che rappresenta la sacra famiglia. Solo leggendo quello che lei ha scritto mi sono accorta del carillon che non si apre perché la vite è molto arrugginita. Mi piacerebbe molto poterlo restaurare