La Moka è nata da una intuizione di Alfonso Bialetti del 1933 e si dice ispirata dal funzionamento della “lisciviatrice” che la moglie utilizzava per lavare i panni.
La Moka è nata a Crusinallo, frazione del Comune di Omegna in Piemonte. L’ideazione si deve ad una intuizione di Alfonso Bialetti del 1933 e si dice ispirata dal funzionamento della “lisciviatrice” che la moglie utilizzava per lavare i panni.
La lisciviatrice aveva un funzionamento geniale; era costituita da un recipiente con un tubo di acciaio al centro, attorno al quale veniva posto il bucato. Questo contenitore aveva un doppio fondo, separato da un piano grigliato su cui appoggiava la biancheria da lavare; al di sotto trovava spazio l’acqua e la cenere di legna con funzione detergente. Portato il liquido ad ebollizione, l’acqua risaliva il tubo in acciaio, riversandosi, bollente, sui panni, detergendoli.
Se osserviamo una caffettiera Moka, vedremo che il funzionamento è basato sullo stesso geniale principio.
