Curiosità

42 – Ancient #shorts: Tazza Bourdaloue

Questa particolare tazza prende il nome da Louis Bordaloue, un gesuita molto noto per le brillanti, avvincenti ma interminabili prediche.

Fonte: Sergio Salomone collaboratore esterno della ditta Studio Laboratorio di Antichità s.a.s.

Questa particolare tazza prende il nome da Louis Bordaloue, un gesuita molto noto per le brillanti, avvincenti ma interminabili prediche. La sua abilità oratoria lo condusse fino alla reggia di Versailles, dove celebrava la messa e arringava alla presenza di Luigi XIV, della famiglia reale e dell’intera corte.

Le dame presenti a corte si trovarono di fronte ad un problema logistico rilevante: come fare a non perdere neppure una parola delle lunghe prediche quando si presentava una necessità fisiologica? Gli abiti allora erano molto ingombranti e non era cosa da poco lasciare la sala senza recare disturbo.

La soluzione anche se a noi può sembrare alquanto bizzarra, fu semplice; un vaso dalle forme eleganti e portatile che potesse essere usato in modo pratico e con discrezione, complici le vaporose gonne, rimanendo comodamente sedute o leggermente accovacciate.

La Bourdaloue divenne un corredo immancabile, nel quotidiano femminile, per tutto il ‘700.

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