Arte e RestauroLe Antiche Chiavi

Chiavi arabe

Fonte: Testi e immagini nella forma integrale sono pubblicati sul libro “Le antiche chiavi, tecnica, arte e simbologia” di Roberto Borali, Burgo editore 1993.

L’Islam è una religione nata nella prima metà del VII secolo che fu capace, dando una particolare interpretazione alla vita e al mondo, di creare una civiltà spiritualmente unitaria e di dare una precisa identità alle espressioni estetiche di Paesi distanti fra loro, non solo geograficamente, ma anche per ragioni etniche, culturali e tradizionali.
Il fondatore della religione e dello Stato mussulmano fu Maometto (Mecca 570, Medina 632). Quando gli Arabi intrapresero le loro conquiste (Guerre sante) erano un popolo nomade, senza particolari tradizioni artistiche, tanto che non possedevano altra forma d’arte al di fuori della poesia. Nei territori occupati, oltre che portare la propria fede, gli Arabi assimilarono e fecero proprie molte tradizioni architettoniche e decorative dei popoli conquistati.

Antiche Chiavi e serramenti

Chiave “araba”. Arabia, secolo XVIII.  Impugnatura rotonda con modanature e rosone a sei settori. Le chiavi di questo tip si possono confondere con quelle veneziane. La differenza sta nella tecnica di costruzione. Quelle arabe sono maschie forgiate dal massello con l’aggiunta per brasatura del pettine e delle decorazioni dell’impugnatura; quelle veneziane invece sono femmine forgiate e assemblate. Lunghezza 11 centimetri.

Elaborando e integrando gli elementi stilistici dell’arte di ognuno, finirono, verso la fine del VII secolo, per crearne una propria e originale: “l’arte arabo-islamica”, che non manifestava più niente di classico, di ellenistico o di bizantino. L’area islamica raggiunse i suoi massimi confini verso la fine dell’ XI secolo quando comprendeva gran parte della Penisola iberica, la Sicilia, l’Africa del nord, la Penisola arabica, la Turchia, la Penisola balcanica, gli attuali Iraq e Iran, l’Afganistan, l’Asia centrale sovietica, l’India e l’Indonesia.
Come l’Impero romano diffuse il proprio modo di vivere e il proprio stile artistico fin nelle più remote provincie conquistate, così fecero gli arabi, imponendo nei territori occupati la loro fede e la loro cultura. La religione islamica condiziona ogni aspetto della vita, della cultura e delle arti. L’uomo non è più, come per il pensiero classico, la misura di tutte le cose, nè l’arte può imitare la natura perchè sarebbe un blasfemo tentativo di copiare l’opera creatrice di Dio.

Antiche Chiavi e serramenti
Chiave “araba” (ispano-moresca) da mobile. Particolare.

Questa ragione spiega la fortuna straordinaria dell’arabesco, nato dall’estrema stilizzazione di un motivo vegetale, e della calligrafia che, con le sue caratteristiche di astrazione, soddisfa perfettamente le esigenze di tale religione. Il gusto per gli arabeschi semivegetali, per gli intrecci geometrici e il finissimo senso dell’arte basato sulla proporzionalità e sull’armonia sono impiegati anche nella costruzione dei manufatti metallici. Un posto importante nella storia dell’arte della chiave e delle serrature è occupato dai lucchetti destinati a chiudere le porte delle moschee: hanno la forma delle casse molto varia; i congegni di bloccaggio del tipo lamellare o a vite senza fine; il materiale usato è il rame, il bronzo e l’ottone; alcuni sono ageminati con lunghe iscrizioni religiose in oro e argento.

Chiave “araba” (ispano-moresca) da mobile. (immagine di copertina). Spagna, secolo XVI. L’armoniosa raffinatezza dell’assieme, basata sulla proporzionalità dei componenti e sul finissimo gusto dell’esecuzione, rendono quest’opera un raro esempio di arte “ispano-moresca”. Impugnatura formata da quattro eleganti rosoni con fori quadrilobati; base con due anelli di cordonatura e incisioni a bulino; canna liscia con ageminature in argento; pettine rettangolare con mappa a disegni geometrici messi in risalto da ageminature in argento. Lunghezza 10 centimetri.

Le chiave per serrature, forgiate secondo il gusto dell’arte araba, riflettono la materializzazione di una fantasia creatrice capace di trattare il ferro con la leggerezza del ricamo. Sono opere di armoniosa raffinatezza, esuberanti di decorazioni ricche di significati. Spesso infatti i segni incisi, oltre che di una bellezza di grande fascino, sono versetti del Corano. 

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