Strumeti Musicali

Il liutaio


LA COSTRUZIONE DELLO STRUMENTO

I pannelli destinati ai coperchi, possono essere unici ma più frequentemente sono il risultato di accoppiatura, una certa attenzione dovrà essere posta nella disposizione della figura, che, quando risulta dalla composizione di due parti, dovrà avere il rigatino stretto al centro (trattasi di pannelli ottenuti per taglio radiale), all’esterno sarà posta la figura meno regolare, questo forse solamente per un migliore impianto estetico .
Le pance dei coperchi sono il risultato di un meticoloso lavoro d intaglio del pannello, avente in origine uno spessore di due centimetri essi, sono quindi consolidati sulle giunzioni di mezzo con dei bottoncini e preparati alla fase probabilmente più difficile per la formazione dell’intera cassa armonica, cioè l’assemblaggio con le fasce ed il manico impiegando una cassaforma predisposta alla forma scelta.
I coperchi, sono assemblati insieme alle fasce in essenza di Acero già calibrate su spessore di dieci decimi circa e sovrapposte a formare le due C , le quali data la loro ridotta curvatura, vengono piegate a caldo e montate continue, con una precisa ugnatura (attestazione angolata di due elementi giuntati sulla faccia passante per la bisettrice), il consolidamento strutturale del tutto avviene con alcuni elementi di collegamento chiamati zocchetti, viene infine applicato il manico innestato di qualche millimetro dentro alla cassa armonica.
Tutti gli incollaggi, sono rigorosamente effettuati con l’antesignana delle colle da falegnameria la colla detta di pesce la quale, sciolta a caldo consente di ottenere la migliore lavorabilità in relazione alle esigenze di assemblaggio dei pezzi;
a questo proposito il sig. Guido ha osservato, che le moderne colle viniliche non soddisfano altrettanto bene i requisiti richiesti ed in quest’affermazione, vado anche a riconoscere la consapevole intenzione dell’esperto liutaio, di garantire la più tradizionale delle tecniche costruttive, andando altresì comprensibilmente a difendere una genuina ed autentica modalità di costruzione tramandata da generazioni e generazioni, oltre ad un impiego di materiali esclusivi per la loro naturalità.
L unica delle componenti che hanno veduto la graduale sostituzione con materiali di innovazione tecnologica, risulta essere la corda, anticamente prodotta solo in fibra di animale ed oggi prevalentemente costruita in acciaio ed in nylon.
La catena è una sottile striscia di Abete, che viene applicata in corrispondenza dell’interno della cassa armonica, posizionata sulla linea della quarta corda, è così che lo strumento riesce a sviluppare una voce con maggiore spessore mentre, sul coperchio in corrispondenza della prma corda viene ad essere collocato un cilindretto di 6 mm. che prende il suggestivo nome di anima , anch’esso indispensabile alla consistenza armonica del suono.
Sulla estremità del manico, si forma in unico corpo il ricciolo o voluta , è qui che viene richiesto un difficile lavoro di intaglio, le sgorbie necessarie alla lavorazione delle parti curve del ricciolo, sono numerose ed impiegate in modo diverso secondo la sinuosità richiesta, lavorando sul pezzo fermato alla morsa verificando continuamente nel controluce radente l’andamento regolare delle strette curve intagliate.
Il manico viene quindi finito di costruire con l’applicazione della tastiera, in pregiatissimo (sappiate che viene venduto a peso) legno di Ebano d Africa (Diospyros spp., fam. Ebanaceae), anticamente quando non c era disponibilità di latifoglie pregiate questo elemento, costruito sempre in Acero era poi lastronato ovvero rivestito con tranciato pregiato.
Il sig. Guido, mi sottolinea, che nella sua attività, egli non ha mai fatto uso di elementi semilavorati da terzi ed anche i pìroli (anche detti bischeri) delle corde, sono da lui torniti e sagomati di sgorbia questo per ribadire ancora una volta la sua esclusiva e totale partecipazione alla costruzione, che assume quindi una completa interpretazione dell’autore col crisma dell’oggetto interamente fatto a mano .
Il violino viene quindi ornato col filetto , quest’applicazione decorativa effettuata ad intarsio segue sul bordo dei due coperchi della cassa ed è, prima tracciata con un graffietto, poi scavatone il solco con un piccolo coltello affilato ed un altrettanto minuto bédano per applicarci infine l’intarsio, composto dal filetto centrale di Acero e due fili di fibra scura (anticamente in essenza d Ebano, ed eccezionalmente di tarsie preziose).
Il lettore sarà sorpreso, sapendo che anche il filetto che sembrerebbe avere carattere esclusivamente decorativo, è altresì uno degli elementi della tecnica costruttiva, influente sul timbro armonico in quanto, la sua diversa penetrazione sui coperchi e quindi la sensibile diversa rigidità che risulta al pannello tracciato, implica una sensibile variazione vocale.
Altrettanto risulta essere determinante al completo e soddisfacente risultato l’attenta posizionatura del ponticello, sul quale andranno tese le corde; è comprensibile che tale elemento, posto internamente alle due f (fori armonici) modifichi la condizione di risonanza del coperchio, è qui che il liutaio dedica gran parte del suo tempo per la ricerca del miglior suono ottenibile, in funzione di diverse piazzature del piccolo ed elaborato pezzetto di legno.
La lavorazione sarebbe sicuramente più complessa e lunga da descriversi, ho volutamente omesso per brevità, tante operazioni accessorie connesse, quali sono le ultimative mani di carta abrasiva che, di fatto, rendono la forma dello strumento pulita da tutte quelle che sono le imperfezioni e predispongono il supporto legnoso alla verniciatura.
Quest’ultima, è il risultato di 15/20 applicazioni di vernice una volta a base oleosa ed oggi in soluzione alcolica, con pigmentatura fatta ancora con sostanze naturali o spezie dai nomi suggestivi ed esotici (sangue di drago, rosso di sandalo, zafferano, gomma gutta, etc.), il rammarico del sig. Guido, è di non possedere la morbidezza nei movimenti, necessaria a stendere in modo omogeneo questi prodotti, egli è comunque oggi aiutato nelle lavorazioni che ancora conduce nel suo studio, da un giovane appassionato allievo, come appare dalle fotografie che ho tratto durante uno degli incontri.

 

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