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Il Restauro di Villa Tempia, Birandizzo (To)

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A parte il totale rifacimento della laccatura delle porte interne e degli infissi reso inevitabile dal’avanzato degrado, vi erano elementi verniciati con vernici di tipo tradizionale oramai esauste, sbiancate o consumate.

In casi come questo è importante definire il tipo di alterazione: la vernice usata era un’olioresina pigmentata. Un olio essiccativo (probabilmente lino), una resina ed un pigmento. L’olio dopo l’essicazione subisce una polimerizzazione che col tempo tende a sparire, l’olio, cioè, si polverizza e provoca sbiancamenti e opacizzazioni. Basta reintegrarlo per rivitalizzare la vernice.

   

 

 

 

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Corrimano della scala prima del restauro Corrimano della scala dopo il restauro  

 

Stesso discorso per il corrimano della scala e per la ringhiera che, ovviamente, presentano anche un’usura da sfregamento che si è deciso di conservare in onore del concetto di “restauro conservativo”.

È bastata una leggera pagliettata ed una verniciatura con Linfoil seguita da una energica pulitura delle eccedenze mediante uno straccio dopo una decina di minuti per ridare lucentezza e tono alla vecchia vernice. L’ultima operazione consisterà in una inceratura con un’emulsione resino cerosa la cui funzione sarà soprattutto di protezione.

L’alternativa, sia per i corrimano, sia per le porte, sarebbe stata una sverniciatura con successiva riverniciatura che avrebbe comportato, oltre alla perdita della finitura originale, un effetto nuovo e falso.

 

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Portoncino di servizio prima del restauro Portoncino di servizio dopo il restauro

 

Il portoncino di servizio, in Douglas, che da sul giardino, era stato sverniciato ed incerato con una cera che in breve aveva subito un vistoso processo di saponificazione. Si è quindi resa necessaria una pulitura che si sarebbe potuta effettuare con solvente a base di limonene o acquaragia. 
In questo caso ho preferito usare un tensioattivo leggermente basico poiché tale legno reagisce con sostanze alcaline con fuoriuscite di tannini che lo totalizzano piacevolmente. A seguire, una doppia impregnazione con Linfoil neutro ed inceratura idrorepellente finale.

 

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Portone principale durante il restauro Portone principale dopo il restauro

 

Il portone principale, anch’esso in Douglas, è rivolto verso nord e deve sopportare problemi di umidità notevoli, sia per il clima nebbioso, sia per lo sgocciolamento dal cornicione. Le precedenti pitturazione filmanti date per ovviare a tali inconvenienti non avevano fatto altro che peggiorare la situazione creando marcescenze ed infestazioni da tarli.
Dopo la sverniciatura si è proceduto con successive impregnazioni con olioresina dalle spiccate qualità traspiranti e con una inceratura idrorepellente.

Ringraziamenti 

Devo ringraziare le mie due collaboratrici Gracidella e Calamity, alias Graziella Albanese ed Ester Marseglia, eccezionali nel supportarmi e nel sopportarmi.

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