Pianoforte Anton Tomaschek
Domanda
Gentile maestro Rogledi
Ho visitato con interesse il Suo sito.
Ho letto alcune consulenze sul pianoforte Anton Tomaschek di cui ho un esemplare da molto tempo.
Le chiedo gentilmente una valutazione.
Allego foto Tomaschek: |
2 – Vano tastiera senza la tastiera
3 – Sotto
4 – Dettaglio tastiera
5 – Dettaglio martelletti
6 – Corde
Come si vede, nel mobile manca una ruota.
Recentemente sono apparsi i tarli e ciò mi preoccupa.
Relativamente allo stato di conservazione dello strumento Le preciso che pur essendo solo uno strimpellatore maldestro
l’ho suonato per molti anni, con una certa soddisfazione, fino all’anno scorso,
accettandone le immaginabili imperfezioni.
Ora vorrei venderlo.
Grazie
Cordiali saluti
Vittorio
Risposta
Gentile Vittorio,
questo strumento è databile circa 1860, progettualmente identico a un esemplare che posseggo io.
Il valore commerciale non è rilevante in quanto il mercato ha una modesta richiesta di tali strumenti, a fronte invece di una buona presenza e offerta degli stessi.
Le consiglio di procedere ad un trattamento anti-fungineo dei “piantoni”, (“travi” di legno) sotto allo strumento, lasciando stare la tavola di risonanza.
Successivamente un buon trattamento anti-tarli se presenti.
Su questo stesso sito, nella sezione apposita, potrà trovare validi consigli su come procedere.
Personalmente quando necessario, dopo il trattamento, che deve essee integrale, sigillo lo strumento e parti di esso per circa 1 mese.
Questa sorta di “camera a gas” provoca l’asfissia di questi poco amati insetti…rendendo quindi efficace il trattamento.
Un controllo periodico poi è sempre necessario
Sotto alle corde, guardando lo strumento dal leggio, dovrebbe esserci il numero di “serie” di questo strumento (sicuramente di 4 cifre), indicato insieme alla dicitura “Op.—-” (opus).
La data 1888 scritta a matita si riferisce ad un intervento di qualche tecnico.
Attenzione ad estrarre e reinserire la meccanica.
Cordiali saluti,
Stefano Rogledi