Arte e RestauroLa Carta

Restauro del libro: glossario e bibliografia

Indice

Glossario

Antramentum pigmento nero, nerofumo. Vitruvio nel De Architectura (I secolo a.C.) ne illustra la preparazione dalla fulligine prodotta dalla combustione di resina, o dalla brace di legno resinoso; dal nerofumo con aggiunta di gomma si ricavava inchiostro, mentre addizionato a colle era usato come colore nella pittura murale. [1.4]

Biodeteriogeni sinonimo di organismi quali batteri, licheni, alghe, funghi che favoriscono processi di degrado dei materiali artistici, sia nei materiali lapidei naturali o artificiali, sia nei materiali di natura organica, quali legno, tele, tessuto e carta. Generalmente fattori termo igrometrici sfavorevoli (forte umidità, ristagno d’acqua, esposizione alla luce ecc.) facilitano il prosperare di questi organismi. Devono essere
eliminati tramite pulitura meccanica e chimica. [1.4]

Carta giapponese o carta Washi: fu introdotta nel 600 d.C in Giappone. Viene prodotta con fibre discretamente lunghe di 100% cellulosa provenienti dall’asa (canapa) o dal kozo (famiglia del gelso) o dal gampi (famiglia delle daphne). È priva di lignina, di ferro e di rame. È a pH neutro o con riserva alcalina. Ha una collatura superficiale inerte.

Contrassegno: «Il contrassegno era solitamente la prima parola della prima linea del Quaderno seguente e veniva scritto sul margine, nell’angolo in basso a destra dell’ultimo foglio verso del Quaderno precedente».[2.7]

Fitografìa s. f. [comp. di fito- e -grafia]. – Parte analitica della botanica che descrive le singole specie e le entità sistematiche a queste subordinate, sulla base di una distinzione per caratteri morfologici…. [2.1]

Inchiostro detto impropriamente anche bistro, è una miscela liquida o pastosa per la produzione di disegni in molte varietà. Fra le più note l’inchiostro di China (nero fumo, olio, gomma, agglutinanti) di colore nero brillante, che non si altera alla luce; l’inchiostro di noce di galla, di color marrone, addizionato con gomma arabica e vetriolo ( tende a
corrodere la carta per la presenza di acido tannico e solfati acidi); il bistro (fuliggine di legno di faggio in sospensione acquosa); la seppia (ricavata da una sostanza contenuta nella ghiandola della seppia). Gli inchiostri vengono stesi con stili a punta di argento, di piombo o con la penna d’oca, che ha un segno nitido e facilmente modulabile. [1.4]

Incunabolo ( o incunabolo) si definisce convenzionalmente un documento stampato con la tecnologia dei caratteri mobili e realizzato tra la metà del XV secolo e l’anno 1500 incluso. A volte viene detto quattrocentina. Il termine deriva da latino incunabulum (plurale incunabula), che significa in “culla”.
Mending: termine inglese entrato in uso dopo l’alluvione fiorentina del 1966. Indica il rattoppo o il risarcimento delle lacune.

Tannino sostanza organica complessa, di formula incerta,che si estrae in quantità da alcuni tipi di legno come il castagno, il rovere ecc. ha caratteristiche acide ed è usato principalmente nella concia delle pelli. Il tannino è impiegato anche nella produzione di inchiostri neri e in tintura; spesso contribuisce alla depolimerizzazione di fibre tessili proteiche, della pergamena e della carta.

TNT Nylon (poliester) è un tessuto in nylon, poliestere, è viscosa al 100%: viene utilizzato per il lavaggio ed adatto in diverse operazioni per via umida.

Xilografia xilografìa (o silografìa) s. f. [comp. di xilo- e -grafia; in greco significa «scrivere sul legno»]. – 1. Tecnica d’incisione a rilievo su legno, nota in Cina fin dal 6° sec. a. C. 2. Tecnica di stampa tratta da una matrice incisa a rilievo, per lo più di legno, da cui il nome. È il più antico fra i procedimenti di stampa e si sviluppa agli inizi del XV secolo nelle Fiandre, in Germania e in Francia. La matrice è una tavoletta di legno duro; gli strumenti usati per incidere sono il coltello e vari tipi di sgorbie. Viene abbandonata con la diffusione dell’incisione su rame e su linoleum, e ripresa alla metà del XIX secolo. [1.4]

Bibliografia in ordine cronologico

[1.1] M.COPODÈ, La carta e il suo degrado, Quarta edizione, Firenze, Nardini Editore, 2003

[1.2] AA.VV., Enciclopedia Motta, carta, Quarta edizione, Milano, Federico Motta Editore.

[1.3] Dispense di lezione del Prof. PAOLO F. CALVINI, chimica dei supporti cartacei, Università Cà Foscari, A.A. 2006-2007

[1.4] C. GIANNINI, R. ROANI con la collaborazione di G. LANTERNA, M. PICCOLO Presentazione di G. BONSANTI, Dizionario del Restauro e della Diagnostica, Seconda edizione, Firenze, Nardini Editore, 2003.

[1.5] M. MONTANARI, Biodeterioramento in M. PLOSSI, A. ZAPPALÀ (a cura di), Libri e Documenti. Le scienze per la conservazione e il retsauro, Gorizia, Biblioteca Statale Isontina, Edizioni della Laguna, 2007

[1.6] AA.VV. Capitolo 7, i materiali cellulosici e le loro materie prime, Chimica per l’arte, Bologna, Zanichelli, 2007.

[1.7] tesi di laura di CHIARA FRIGATTI, caratterizzazione e restauro di materiali cartacei storici dell’archivio Antinori (Firenze),relatore Prof. RENZO GANZERLA, anno accademico 2007/2008.

[1.8] tesi di laura di ANGELA ANTONELLI, studio e caratterizzazione di timbri postali siciliani, relatore Prof. RENZO GANZERLA, correlatore P.F.CALVINI anno accademico 2008/2009

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