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Restauro di un Cantarano

Descrizione generale

Il mobile è un bell’ esemplare del Seicento Bolognese, è tutto in noce massello ad esclusione dei fondi, sponde dei cassetti e schiena che sono in pioppo. Maniglie e bocchette sono originali, mentre le serrature del primo e secondo cassetto non lo sono. Nel terzo cassetto la serratura è mancante.

Il cantarano

Ha tre cassetti con le caratteristiche bugnature dei mobili emiliano romagnoli di questa epoca. Le maniglie e le bocchette sono in bronzo fuso e cesellate. Le bocchette sono inchiodate sul massello, mentre le maniglie sono fermate tramite linguette ribattute all’interno del frontalino

Analisi dello stato di Conservazione e intervento effettuato

Nonostante abbia subito diversi interventi non del tutto appropriati, e presenti fessurazioni e lacune in diversi punti, si trova in uno stato di conservazione accettabile.

La Schiena:
La schiena prima dell'intervento di restauro
Foto 1: La schiena prima del restauro

La schiena è composta da assi poste in verticale e inchiodate in battuta sui montanti laterali e su 4 traverse orizzontali poste una nel sottopiano (si intravede dall’apertura della schiena nella foto 1, una a livello della ciabatta e due poste a livello intermedio. Come si evidenzia dalla foto 1 sono presenti lacune sia sulla parte centrale che sul fondo delle assi.

La schiena dopo l'intervento di restauro
Foto 2: La schiena dopo il restauro

Intervento effettuato: La parte di destra della schiena, risulta facilmente removibile, in quanto numerosi chiodi non sono saldamente conficcati. Questa parte è stata quindi smontata per facilitare l’operazione di reintegro, sono poi state reintegrate anche le parti mancanti nel lato inferiore. La schiena risultava indebolita strutturalmente da massicci azione dei tarli ormai non più presenti, così si è deciso di consolidarla utilizzando Paraloid B72 in soluzione con solvente alla nitro al 5% e al 10%. Successivamente è stata rimontata utilizzando chiodi antichi posti nella stessa posizione dei precedenti. La foto 2 mostra l’intervento sulla schiena ormai concluso.

La schiena dopo l'intervento di restauro
Foto 2: La schiena dopo il restauro
I Cassetti
Foto 3: il fondo del cassetto con assi non idonee

Il fondo del cassetto di mezzo era stato sostituito in modo non corretto utilizzando assi non idonee foto 3.

Foto 4: Fondo di un cassetto fessurato
Foto 5: intervento improvvisato

Gli altri fondi dei due cassetti presentano fessurazioni e lacune (foto 4).

Foto 6: altro intervento improvvisato

Sui frontali dei cassetti sono evidenti interventi di restauro “approssimativi” effettuati in precedenza (foto 5 e 6).

Foto 7: deterioramento di un cassetto

Nella parte del frontale di un cassetto, mostrata in foto 7, sembra che l’intervento precedente sia stato eseguito allo scopo di far fronte ad un eccessivo deterioramento a causa di attacco xilofago che aveva reso alcune parti superficiali praticamente inconsistenti.

Foto 8: spigolo mancante del bordo superiore

Le parti interessate sono state allora rimosse ed integrate con lastronatura di adeguato spessore incollata e inchiodata che ora si sta staccando. Alcuni spigoli del bordo superiore risultano mancanti (foto 8) e quelli reintegrati, prossimi a distaccarsi (foto 6), altri infine sono stati oggetto di interventi inopportuni (foto 6). I cassetti non scorrono agevolmente.

Foto 9: Fondo del cassetto sostituito

Intervento effettuato: Sostituzione del fondo del secondo cassetto con altro più adeguato (foto 9) e chiusura delle fessurazioni e lacune dei fondi degli altri due cassetti.

Foto 10: reintegro di uno spigolo mancante

Correzione dei precedenti interventi di restauro sui frontali dei cassetti e fissaggio della lastronatura aggiunta, reintegrazione delle parti mancanti. Sono stati aggiunti i registri di scorrimento superiore dei cassetti al fine facilitarne l’apertura.

Tali registri sono stati applicati con il solo uso di viti da legno al fine di rendere questo intervento totalmente reversibile. Sono state reintegrate le guide consumate e reintegrati i bordi delle catene usurati dallo scorrimento dei cassetti. L’ interno dei cassetti è stato pulito e trattato con gommalacca.

Il Piano
Foto 11Foto 12

Il piano presenta alcune lacune e fessurazioni. La cornice anteriore, che originariamente era intagliata sul bordo del piano, è stata in seguito sostituita causa un probabile deterioramento dovuto ad un massiccio attacco di tarli. Il piano è stato rimosso in un precedente intervento di restauro e poi riapplicato utilizzando chiodi moderni.

Intervento effettuato: Il piano è stato rimosso segando i chiodi moderni applicati. Chiusura delle fessurazioni presenti (foto 13) e integrazione delle parti mancanti.

Foto 13: Chiusura di una fessura sul piano

Nel sottopiano è stato applicato un righetto avvitato ai registri aggiunti del primo cassetto. Tale righetto è stato applicato per evitare che il piano fletta.

Anche questo intervento funzionale è totalmente reversibile. Il piano è stato nuovamente inchiodato usando chiodi antichi. Inoltre sono state usate alcune viti che poi sono state affogate nel legno e coperte di stucco. Tale intervento si è reso necessario per effettuare un tenuta del piano più stabile e sicura. Nella foto 14 si intravede il piano a restauro terminato

Foto 14: piano a restauro terminato
Sostegno:

Il sostegno a ciabatta non è originale, ma aggiunto in un secondo tempo.

Intervento effettuato: Sui sostegni a ciabatta non è stato effettuato alcun intervento particolare se non l’aggiunta di un chiodo antico per meglio assicurare la tenuta della cornice laterale di sinistra.

Maniglie e bocchette:
Foto 15: maniglia

Le maniglie e bocchette sono originali, sono in ottimo stato di conservazione ad esclusione di quella di sinistra del primo cassetto che ha il fermo rotto (foto 15) .

Intervento effettuato: è stata riparata la linguetta di fissaggio della maniglia rotta . Le altre maniglie sono state pulite evitando di smontarle, mentre le bocchette sono state smontate, pulite con sapone di Marsiglia e poi rimontate.

Superficie

In tutta la superficie del mobile sono presenti fori di sfarfallamento dei tarli di aggressioni ormai passate. Il mobile ha un ottima patina che si presenta solo sporca.

Intervento effettuato: Pulizia della superficie per asportare i residui di sporco che rendono annerite alcune zone. Per la pulizia è stata usato esclusivamente una mista di alcool, essenza di trementina con poche gocce di olio paglierino. Ad intervento di pulizia terminato, il piano mostra ancora diverse punti con macchie nere più resistenti che però si è deciso di lasciare in quanto per eliminarle sarebbe stato necessario un intervento più incisivo con l’uso di carta vetrata che si è ritenuto di non effettuare. Il mobile è stato poi lucidato esclusivamente con cera

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