Antico fabbricato a Morsasco
Il Cantiere di Restauro
Continuano i lavori di restauro del fabbricato con arco su Via Delfini che sta acquisendo sempre più valore architettonico oltre che comprovato valore storico-documentale
Le operazioni di restauro cominciate nella primavera 2007 e proseguite per tutta l’estate, termineranno con ogni probabilità in autunno, anche a causa di un leggero rallentamento dovuto al rinvenimento imprevisto di un muro di sostegno al manto stradale che ha richiesto l’attivazione di una variante in corso d opera.
Le operazioni di cantierizzazione sono state avviate alla fine del mese di aprile 2007 ed hanno richiesto l’allestimento del cantiere provvedendo all’accurata pulizia dell’area di lavoro, all’installazione dei baraccamenti (locali deposito) al montaggio del ponteggio a perimetro del fabbricato.
Dopo la cantierizzazione e l’allestimento delle ponteggiature metalliche, tipo tubo-giunto, è stata effettuata la campagna stratigrafica interna ed esterna del fabbricato, le lavorazioni sono state eseguite dall’impresa Gazzana Restauri S.r.l., affidataria in subappalto delle lavorazioni specialistiche in categoria OS2.
La campagna stratigrafica ha interessato la volta interna e le pareti (e per maggiore riscontro anche il prospetto ovest) del fabbricato di Via Delfini a Morsasco. Come previsto nel progetto, infatti, prima di procedere al consolidamento della massa muraria, era indispensabile accertarsi dell’eventuale presenza di coloriture e/o decorazioni sottostanti l’attuale intonaco, sconosciute. Sulla base dei risultati di questa indagine si sarebbero scelte le tinte degli intonaci di rivestimento (interni ed esterni). L analisi stratigrafica ha evidenziato che sotto l’attuale scialbo bianco della volta esiste un unica coloritura di colore giallino, eseguita sul medesimo intonaco e che quindi sul supporto murario a mattoni è stato realizzato un unico strato di intonaco contraddistinto da due coloriture stese in tempi diversi: una giallina più vecchia e l’altra, bianca, più recente ed attualmente visibile.
Dal momento che l’intonaco interesserà anche i prospetti esterni (liberati dalle tamponature) e soprattutto il lato ovest, quello con l’arco in conci di pietra arenaria, si è valutato di eseguire una stratigrafia anche sulla facciata al fine di accertare l’eventuale presenza di corrispondenze cromatiche tra interno ed esterno.
L indagine in facciata ha evidenziato la presenza di due strati di intonaco (eseguiti sul supporto murario di tipo misto in pietra e mattoni): il più antico segnalizzato con il numero 1 e la lettera A ad indicare una coloritura giallina (caratterizzato da una finitura piuttosto grossolana dovuta all’impiego di inerti di media pezzatura di colore scuro) e il più recente (ricollegabile alla fase di sopraelevazione del fabbricato) segnalizzato con il numero 2 e le lettera A per la prima coloritura (caratterizzata dalle tinte arancioni diverse per fondo e decorazione) e con la lettera B per la seconda coloritura (eseguita sulla 2A). Lo strato 1A della facciata non corrisponde allo strato 1A interno (diverso per finitura e composizione) e ciò a causa del fatto che l’interno è stato oggetto di ripetuti rimaneggiamenti e ridipinture in funzione della destinazione d uso di questo locale, per anni utilizzato come pollaio.
1A: strato di intonaco più antico realizzato sulla tessitura muraria originaria con coloritura giallina
2A: nuovo strato di intonaco realizzato su quello più antico 1 con coloritura segnalizzata con la lettera A (diversa per fondo e decorazione
In accordo con il funzionario dell’istruttoria, Architetto Marco Motta che, in rappresentanza dell’Ente vigilante, sta seguendo l’intero intervento, si è stabilito di recuperare la coloritura di facciata segnalizzata come strato 1A, corrispondente all’intonaco più antico di colore giallino e che per uniformità potrebbe essere utilizzata anche per l’interno che, scevro dalle tamponature, assumerà l’immagine di un quadriportico aperto con evidente continuità tra interno ed esterno; in questo modo la tinta scelta (uniforme su tutti i lati interni ed esterni) non entrerà in contrasto cromatico con la parte storica più importante del fabbricato, e cioè l’ arco.
La finitura dell’intonaco, a base di calce idraulica naturale, dovrà essere grossolana e realizzata con l’impiego di inerti a granulometria media di colore scuro come l’intonaco originale.
Dopo l’ analisi degli intonaci, seguendo le indicazioni progettuali, si è provveduto alla rimozione degli intonaci interni ed esterni.
La volta interna, complessivamente ben conservata, è caratterizzata da mattoni disposti a coltello con sagomature in mattoni in corrispondenza dei capitelli dei pilastri.
Le operazioni successive hanno riguardato la rincocciatura delle porzioni di paramento murario che si presentavano maggiormente degradate e interventi circoscritti di cuci-scuci che hanno interessato principalmente il piedritto sinistro del prospetto ovest’che, prima dell’intervento, si presentava puntellato a causa del collasso strutturale di un intera porzione muraria. Per effettuare il consolidamento della massa muraria che si presentava in molti punti priva dell’originaria malta di allettamento sono state eseguite – come da progetto – iniezioni di miscele leganti.