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Restauro di candelabri dorati e laccati

Un estratto del restauro di candelabri dorati e laccati ci svela i segreti delle antiche imprimiture e dorature adottate dagli artisti del XVI secolo per la realizzazione di questi preziosi oggetti destinati al culto.

Fonte: Antonella Barbagallo – Storia e restauro dei beni artistici e architettonici

Candelabri restaurati
Candelabri restaurati

La prima fase di un restauro riguarda l’approfondimento della conoscenza dell’opera, da cui si inizia ad elaborare un progetto d’ intervento suscettibile mano a mano di modifiche.

In una prima fase pertanto, il progetto relativo al restauro dei candelabri, non poteva altro che limitarsi ad indicare le linee guida dell’intervento. Si trattava di restituire un equilibrio cromatico al manufatto, mantenendo l’unità dell’insieme, salvando per quanto possibile, l’originaria cromia a lacca e leggere dorature in foglia.

È una piccola sequenza di fasi ma piuttosto importanti per comprendere la materia naturale del legno e anche dei composti organici che generano il colore e le rifiniture che certo interesserà gli appassionati del settore.

Scheda tecnica

Restauro di Candelabri intagliati, dorati e laccati

  • Collocazione: Chiesa di Santa Maria Assunta a Poggio di Loro (Loro Ciuffenna – Arezzo)
  • Luogo di Provenienza: Chiesa di Santa Maria Assunta a Poggio di Loro(Loro Ciuffenna – Arezzo)
  • Proprietà: Confraternita della Misericordia di Poggio di Loro (Loro Ciuffenna –Arezzo)
  • Intervento seguito e diretto: Dott. Antonella Barbagallo
  • Restauratori: Antonella Barbagallo, Lando Fanfani, Danilo Lanini
  • Oggetto: Candelabri
  • Datazione: XVI secolo
  • Materia: Legno intagliato, laccato e dorato
  • Misure: Altezza 1,35 cm; diametro 0,35 cm
  • Autore: Probabile attribuzione a Domenico di Bartolomeo
  • Collocazione provvisoria nella fase di restauro: Laboratorio di restauro ligneo “il Carmine”, Firenze
  • Data inizio lavori: Ottobre 2006
  • Data fine lavori: Marzo 2008
Imprimitura, film pittorico, doratura e antica rifinitura

Sul supporto ligneo è presente un sottile strato preparatorio costituito di colla animale e di gesso. Un’imprimitura, sulla quale è stato riscontrato, attraverso delicati saggi di pulizia non invasivi, un ulteriore e sottile strato di colla animale più grassa con probabile aggiunta di legante ad olio che serviva a dare maggiore elasticità all’impasto adattandolo così al meglio nei confronti dei forti sbalzi termici della zona montana (sito del collocamento originario ed attuale).
Per quanto riguarda il legante pittorico, si evince, dall’osservazione diretta della materia, un ricco strato di gommalacca e di resine vegetali.
Accertare l’uso di leganti diversi avrebbe comportato prelievi profondi sullo strato di colore e pertanto si è preferito eseguire un’indagine al microscopio, dedicata a quelle partizioni, maggiormente leggibili senza prelievo e all’analisi di quei frammenti, già distaccati dall’opera.
Lo studio ha evidenziato sia la brillantezza della lacca verde oliva d’origine vegetale, con un sottofondo mediamente opaco, dato dal pigmento minerale della terra di Siena bruciata e dall’ocra gialla – anch’essa d’origine minerale – sia il tipico effetto brillante della rifinitura con gommalacca. In alcune zone del manufatto si evince anche l’uso delle resina sandracca che per difetto di adesione al composto sottostante, genera un effetto vetrino con sottili e superficiali screpolature.

restauro candelieri dorati e laccati
Restauro candelieri dorati e laccati: Particolare di frattura
Restauro candelieri dorati e laccati
Restauro candelieri dorati e laccati: Fase di incollaggio
Fratture e incollaggi

L’incollaggio è stato eseguito con ausilio di colla di bue a caldo e dove le fessure erano più ampie, oltre al collante, sono state inserite spine di legno di pioppo antico. La finitura ottimale delle parti lignee non laccate, in entrambe i candelabri, prevede un’applicazione di cera vergine d’api addizionata a cera carnauba e diluita in essenza di trementina ed olio di lino crudo in minima proporzione, affinché il legno sia nutrito e protetto stabilmente nel tempo.

Restauro candelieri dorati e laccati
Restauro candelieri dorati e laccati
Restauro candelieri dorati e laccati
Restauro candelieri dorati e laccati
Coloritura

Come per la pulitura, l’intervento di coloritura è stato condotto per gradi.
In una prima fase, integrando sottotono le lacune, attraverso leggere e delicate velature, è stato possibile valutare meglio i colori e le sfumature, oltre che eseguire una continua verifica d’insieme dello strato policromo del manufatto.


Reintegrate le lacune, era necessario trovare alcune soluzioni per raccordare i rifacimenti all’originale.
Dopo la pulitura, infatti, alcune zone dell’opera non erano più in equilibrio con il resto delle aree adiacenti a causa della materia pittorica molto più scura e a tratti ossidata e disomogenea. La soluzione migliore è sembrata quella di ricostruire parzialmente il colore, ricreando i toni originali e sfumare per zone: creazione di lacca verde con scelta di pigmenti di natura organica ed inorganica.

Rifinitura

A coloritura ultimata è stata applicata la resina vegetale Sandracca in grani naturali, ben diluita in base alcolica in rapporto 1/3, filtrata e stesa sia a tampone che a pennello, in zone scelte. La stesura a tampone ha abbassato il grado di brillantezza, dando al manufatto, ove necessario, un aspetto più satinato, mentre la stesura a pennello, ha definito, ove voluto, una notevole brillantezza evidenziata dalla pulitura. In ultimo, il ritocco pittorico, inscindibilmente legato alle scelte di pulitura, ha avuto come scopo finale quello di restituire unitarietà all’opera permettendo una migliore leggibilità complessiva.

I candelabri dopo il restauro

Il restauro restituisce al pubblico gravitante nella chiesa di Santa Maria Assunta a Poggio di Loro, i candelabri, oggetto di una pulitura critica che ha salvato stesure di “patina” poste sulle campiture di colore e sulle rifiniture, e ha salvaguardato le essenze lignee originali da altri attacchi causati da agenti ambientali.
Il restauro restituisce alla Confraternita della Misericordia di Poggio di Loro i manufatti artistici – arredi liturgici – quali oggetti di particolare rilevanza simbolica.

Oro e Luce, Armonia

Il precedente testo rappresenta un estratto dal libro di Antonella BarbagalloDalla Terra e dalla Petra. Arte e restauro delle antiche laccature“. Ed Chiostro Armonico, Firenze 2011.

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Dalla terra alla Pietra
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