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37 – Cinque minuti di Antiquariato: Paolo Buffa

I mobili di Paolo Buffa sono spesso realizzati con legni e materiali preziosi, arricchiti da sottili scanalature e delicati intarsi lignei o metallici ed evidenziano una attenzione quasi ossessiva per le finiture e la perfezione esecutiva.

Fonte: Sergio Salomone collaboratore esterno della ditta Studio Laboratorio di Antichità s.a.s.

Paolo Buffa è architetto e designer, nasce a Milano nel 1903. E’ figlio d’arte in quanto il padre Giovanni aveva fondato assieme ad altri tre soci, una apprezzata bottega per vetrate artistiche e inoltre, con Eugenio Quarti, di cui abbiamo parlato nella puntata n. 18, e Alessandro Mazzucotelli era fra gli innovatori delle arti applicate italiane del primo novecento.

37 – Cinque minuti di Antiquariato: Paolo Buffa

Nel 1923 inizia l’attività lavorando nello studio di Gio Ponti e Emilio Lancia, dove entra in rapporto con il mondo professionale lombardo e dove assorbe i risultati di una ricerca formale allora indirizzata al neoclassicismo. Nel 1927 si laurea presso il Politecnico di Milano e nel 1928 apre uno Studio in società con Antonio Cassi Ramelli.

Dal 1930 ha uno Studio autonomo e viene invitato ad esporre alle Triennali di Milano, ma dopo poche edizioni abbandonerà l’importante manifestazione perché la giudica ormai eccessivamente indirizzata verso il design industriale.

Nel 1945 viene organizzata da Ico Parisi a Como la Prima Mostra dell’Arredamento e Buffa vi partecipa con successo; l’anno successivo viene organizzata nella Galleria Vittorio Emanuele II, adiacente al Sagrato del Duomo di Milano, al termine della seconda guerra mondiale, la Mostra per la Ricostruzione, ove partecipa assieme a Gio Ponti, Guglielmo Ulrich, Cassi Ramelli e il figlio di Eugenio Quarti, Mario.

Nel 1947 è presente alla mostra Lo Stile nell’Arredamento Moderno organizzata da Fede Cheti a Milano; questa mostra, utilizzando la stessa organizzazione e composizione verrà portata a Parigi l’anno successivo, per allestire il padiglione italiano al 34° Salon des Artistes Decorateurs.

Nella Sua lunga attività professionale l’architetto Paolo Buffa si cimenta nella progettazione di abitazioni e uffici, arredamenti navali, ma in special modo mobili.

I suoi mobili, costruiti da artigiani di riconosciuta professionalità che utilizzavano materiali molto raffinati, furono esposti in mostre nazionali ed internazionali ed erano oggetti destinati soprattutto agli appartamenti della ricca borghesia meneghina.

Nell’ambito dell’arredamento di lusso il richiamo a forme della tradizione e l’uso di materiali preziosi, andava incontro, infatti, alla richiesta dell’utenza di avere oggetti la cui bellezza rispondesse anche ad una “necessità di decorazione” e consentiva agli artigiani esecutori di esprimere al meglio la propria abilità e perizia esecutiva, e la sensibilità nell’uso e il trattamento dei materiali. 

Buffa è uno di quei personaggi che, con Ulrich, Buzzi, Cassi, Marelli ecc, e numerosi altri anche in Europa, hanno continuato nel tempo a lavorare attingendo dal patrimonio figurativo e costruttivo degli stili storici, attualizzandolo e facendolo diventare elemento propulsivo della produzione artigianale e della media industria. 

Non va inoltre dimenticata la stretta collaborazione con Quarti, abile ebanista milanese, e negli anni 50 con aziende destinate a diventare guida nella produzione industriale del mobile italiano come la Cassina di Meda.

Ci pare infine necessario sottolineare alcune caratteristiche ricorrenti nel lavoro di Buffa, come l’uso di materiali preziosi (legni quali il Mogano di Cuba, il Palissandro, l’Ebano e altri) e di lavorazioni sofisticate (delicati intagli, elaborati intarsi, fusioni e cesellature), l’ampio uso della decorazione, di matrice figurativa o geometrica (filetti a sottolineare bordi e spigoli, intarsi per evidenziare punti significativi o per qualificare le superfici) e ancora la capacità di creare oggetti dalle perfette ed equilibrate proporzioni e di grande eleganza. 

In anni recenti l’azienda Eredi di Angelo Marelli di Cantù, ha iniziato a riscoprire alcuni dei grandi progettisti attivi a metà del Novecento e in primo luogo Paolo Buffa, figura estremamente interessante e innovativa nel panorama della progettazione d’arredo nazionale, di cui ha realizzato alcune riedizioni di importanti mobili dal valore estetico ancora molto attuale.

A soli 67 anni, ma dopo lunga carriera di grande successo, si contano circa 13.000 pezzi progettati ed eseguiti, Paolo Buffa muore a Milano nel 1970.

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