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23 – Cinque minuti di Antiquariato: Louis Majorelle

Fonte: Sergio Salomone collaboratore esterno della ditta Studio Laboratorio di Antichità s.a.s.

Louis Majorelle: Ebanista e designer francese, Majorelle fu uno tra i più importanti esponenti della Scuola di Nancy.

Louis Jean Sylvestre Majorelle nasce a Toul il 26 settembre 1859. Nel 1861 il padre Auguste, titolare di una impresa di progettazione e costruzione di mobili, si sposta con l’intera famiglia da Toul a Nancy. A Nancy Louis completa il primo ciclo di studi, prima di iscriversi nel 1877 alla Scuola di Belle Arti di Parigi. Due anni dopo, alla morte del padre, rientra a Nancy per condurre l’impresa di famiglia che si occupa della produzione di Ceramiche e Mobili.

23 – Cinque minuti di Antiquariato: Louis Majorelle

Il 7 aprile 1885 Majorelle sposa la figlia del direttore dei teatri municipali di Nancy, Marie Léonie Jane Kretz; avranno un figlio, Jacques che diventerà un famoso pittore.

Il laboratorio della famiglia Majorelle, situato nella zona ovest di Nancy, intorno all’anno 1880, fabbricava copie di mobili in Stile Luigi XV che vennero, nel 1894, presentati all’esposizione di Arti Decorative di Nancy; in questa occasione viene in diretto contatto con il produttore di vetri e mobili Emile Gallé, di cui abbiamo parlato nella nostra puntata n. 7, e la sua produzione si rinnova adeguandosi ai criteri di ricerca stilistica in quel momento promossi a Nancy.

Da quegli anni la produzione dei mobili Majorelle, nelle forme e nelle marchettature, prende diretta ispirazione dagli steli delle piante, dalle ninfee, dai cardi, dalle libellule. A cavallo del 1900 aggiunge ai suoi ateliers un laboratorio/fonderia per la produzione di particolari in metallo, al fine di donare ulteriore personalizzazione alle sue opere. Entrati nel secolo XX, i suoi laboratori forgeranno anche ringhiere per balconi, per scale e dettagli decorativi per numerosi edifici di Nancy.

Poco dopo il grande successo ottenuto all’esposizione universale di Parigi del 1900, la produzione evolve alla ricerca di linee più semplici e meno decorate orientandosi verso una produzione in serie che gli permette di arricchire rapidamente l’offerta a catalogo.

Collaborando spesso con la vetreria Fratelli Daum, contribuisce a far della città di Nancy, uno dei centri europei dell’Art Nouveu. Nel 1910 Majorelle apre esposizioni per i suoi mobili a Nancy, Parigi, Lione e Lille.

Assieme a Emile Gallé nel febbraio 1901 è uno dei membri fondatori de l’Ecole de Nancy, un gruppo di artisti, architetti, critici d’arte e industriali della Lorena, che stabiliscono di collaborare alle produzioni “Art Nouveau”. Majorelle ne diviene Vicepresidente.

Nel 1898, Louis Majorelle, aveva dato incarico all’architetto Henri Savage, della progettazione della sua casa a Nancy. La costruzione inizia nel 1901 e dura due anni e si avvale della collaborazione dei principali artisti dell’Ecole de Nancy e dell’Art Nouveau parigina. Prima abitazione interamente in stile Art Nouveau di Nancy, servirà di ispirazione a molte altre costruzioni.

Nel 1914 avviene la dichiarazione di guerra, Majorelle spera comunque di mantenere e continuare la produzione. Sfortunatamente e indipendentemente dai fatti di guerra, il suo atelier prende fuoco il mattino del 20 novembre 1916. L’incendio alimentato da grandi quantità di legname, da mobili in fabbricazione e dalla segatura, distrugge l’intera struttura e gli importanti archivi ove erano raccolti i cinquant’anni di storia dell’impresa. Un anno più tardi un bombardamento tedesco, distrugge il negozio. Il negozio di Lille viene saccheggiato dalle truppe tedesche che avanzano.

Majorelle si rifugia a Parigi fino alla fine della guerra dove lavora presso gli ateliers degli amici. Nel dopoguerra riapre bottega e negozio a Nancy continuando la collaborazione con le vetrerie Daum e producendo mobili con forme più geometriche tipiche dello spirito: Art Déco.

Majorelle muore a Nancy nel 1926 e l’attività viene ceduta. La famiglia la cui fortuna economica è stata compromessa dalla guerra, non può più permettersi di vivere nella Villa e la proprietà viene venduta.

L’impresa, resa celebre da Majorelle, chiuderà nel 1931.

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