Arte e Artisti

La scomparsa di Antonio Trifoglio grave lutto nel mondo dell’arte

Se n’è andato il professor Antonio Trifoglio, anima artistica della città
Aveva 87 anni ed era originario della Locride. Fu allievo di Cascone e Manzù, lascia un vuoto incolmabile nell’associazione culturale di Palazzo Ghibellino.

Fonte: GONEWS.it

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http://www.youtube.com/watch?v=O_a6fiaaGH4

Se n’è andato il professor Antonio Trifoglio, anima artistica della città
Aveva 87 anni ed era originario della Locride. Fu allievo di Cascone e Manzù, lascia un vuoto incolmabile nell’associazione culturale di Palazzo Ghibellino.

Il Circolo Arti Figurative di Empoli è in lutto per la scomparsa di Antonio Trifoglio, uno dei suoi maestri più illustri e rappresentativi. Aveva 87 anni e si è spento domenica 27 febbraio.
Originario di Sant’Ilario dello Jonio, in Calabria, viveva a Empoli dal 1958, quando gli fu assegnata una cattedra alle scuole medie di educazione artistica prima a Prato e poi, dal 1960 al 1979, nella città dove poi si è stabilito fino alla morte. Abitava in via Signorelli in un appartamento caratterizzato dalla presenza di tantissime sculture da lui create.

E’ stato aiuto, quando era studente, del Maestro Salvatore Cascone. Negli anni Cinquanta Trifoglio aveva lasciato la Calabria per tentare fortuna al nord. A Milano iniziò i corsi all’Accademia di Brera, sotto la guida di Manzù. Per motivi burocratici, non concluse il primo anno, ma continuò l’esercizio alla Scuola del Beato Angelico, perfezionandosi sulla tecnica dell’affresco. L’Accademia di Belle Arti di Firenze lo accolse tra i suoi studenti, dandogli l’opportunità di completare la sua formazione.
La sua partecipazione nel campo dell’arte iniziò con un “autoritratto” e con un “ritratto di Signora” all’ottava Biennale Calabrese d’Arte a carattere nazionale nell’anno 1947. Vanta oltre novanta mostre personali e ha avuto riconoscimenti e premi. Le sue opere sono in musei, sedi comunali, chiese e collezioni private. Molteplici le tecniche da lui utilizzate nel corso degli anni, con al centro spesso le donne della sua Calabria, guardando al liberty e al barocco.
Uno dei figli, Alberto, architetto, è presidente del Circolo della Arti Figurative che ha sede nel Palazzo Ghibellino di piazza Farinata degli Uberti.

I funerali si tengono in due separate parte. Ieri pomeriggio, martedì, a Santa Maria a Ripa, la prima funzione religiosa, poi domani, giovedì, alle 16, altra cerimonia nella Chiesa di Sant’Ilarione Abate, a San Ilario Centro, suo paese di origine, dove sarà tumulato.
Il Comune della Locride ha diffuso un comunicato stampa per ricordarne la figura. “Con lui scompare uno dei figli più illustri di Sant’Ilario – dice il sindaco Pasquale Brizzi – Ci sentiamo profondamente rattristati, orfani del suo genio creativo. E’ per noi motivo di grande orgoglio che il nostro paese abbia dato i natali a un maestro che ha portato la propria arte in tutta Italia e nel mondo. In questo momento di dolore non possiamo che stringerci attorno alla sua famiglia; d’ora in poi saranno le sue opere immortali a parlare per lui”.  

Antonio Trifoglio lascia un’impronta indelebile nel mondo dell’arte, frutto di un lungo e ricco percorso di studio, sperimentazione ed espressione creativa. Nonostante la vita lo abbia portato a vivere fuori, Trifoglio ha sempre mantenuto un legame profondo con la Calabria e con Sant’Ilario, dove tornava in maniera costante e dove, anche negli ultimi anni della sua intensa attività artistica, ha prodotto straordinarie opere con cui ha arricchito le chiese presenti sul territorio comunale.  

Al cordoglio cittadino si unisce anche la Pro Loco. “In questo momento di profonda tristezza, non possiamo che inchinarci di fronte alla grandezza della creazione artistica di Trifoglio – dice il presidente della Pro Loco Ugo Mollica – E’ stato capace di mantenere nelle sue opere un evidente richiamo alle radici della propria terra e, al tempo stesso, di proiettarsi verso una dimensione a più ampio respiro, aperta a nuove esperienze e nuovi richiami artistici”.

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