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Disinfestazione: MBL le Microonde

Questo articolo tratta delle caratteristiche della tecnica a microonde applicata al campo della disinfestazione nel settore delle Belle Arti e dei manufatti lignei inamovibili

Articolo pubblicato il 19 maggio 2009

Fonte: Daniela Maggiulli – MBL Solution

Come, perché e con quali tecnologie disinfestare antiquariato e strutture inamovibili in legno?

Si potrebbe cominciare con un breve stato dell’arte su quanto il mondo della scienza e della ricerca hanno prodotto su quest’argomento, ma essendo ormai la bibliografia davvero nutrita (disponibile presso l’autore), si preferisce in questa sede soprassedere ed invitare gli interessati a consultare la citata bibliografia.

Solo un accenno al fatto che la scomparsa da tempo annunciata del bromuro di metile ha accelerato e concitato la ricerca di alternative accettabili, efficaci e bio-compatibili.
Gli ultimi anni sono stati infatti testimoni di innumerevoli tentativi più o meno riusciti, più o meno accettabili, di messa a punto di tecnologie atte a sostituire la più diffusa e notoriamente più efficace e pericolosa sostanza chimica mai usata per la disinfestazione, il bromuro di metile, appunto.

Foto 1: Impianto industriale a microonde

Questo articolo verte principalmente sulle peculiari caratteristiche delle tecnologie a microonde in generale e ne illustra i vantaggi, i campi di applicazione, e, naturalmente, le principali limitazioni applicative.

 I dati esposti in questa relazione si basano su risultanze scientifiche sperimentali e su informazioni provenienti da utilizzatori di tecnologie a microonde a marchio MBL. Va detto che, per quanto ancora considerate a buon ragione innovative, tali tecnologie sono oggi ormai mature ed ampiamente utilizzate in Italia da almeno tre anni nel settore della disinfestazione di antiquariato. Da pochi mesi oltre a camere chiuse per il trattamento di manufatti amovibili, sono disponibili sul mercato anche robot industriali per il trattamento di travi e strutture fisse.

Perchè le microonde?

Innanzi tutto per l’innegabile efficacia anti-tarlo , attestata da innumerevoli studi e confermata da dati scientifici facilmente consultabili.
Le microonde infatti innescano un fenomeno fisico peculiare di innalzamento termico del materiale che, nell’applicazione di cui si parla, risulta particolarmente vantaggioso per svariati motivi:

  • La velocità del fenomeno termico legato all’irraggiamento elettromagnetico;
  • L’ azione centrifuga del processo fisico;
  • Il risparmio energetico;
  • Il basso impatto ambientale.

In tempi estremamente brevi (pochi minuti), con apparati di generazione di microonde opportunamente calibrati, si ottiene un riscaldamento del materiale dielettrico (in questo caso materiale ligneo) tale da raggiungere (e superare) agevolmente la soglia termica letale degli infestanti contenuti nel legno. In generale i tempi di trattamento possono variare a seconda del tasso di umidità del legno (un legno più umido reagirà prima all’effetto delle microonde), dello spessore del materiale irradiato e del tipo di essenza legnosa; tuttavia tali tempi risultano in generale sempre estremamente brevi.
L’ efficacia elevatissima di tale metodo è garantita da molti fattori e principalmente dai seguenti fenomeni:

  • il riscaldamento molto veloce indotto dalle microonde non permette all’infestante di adeguarsi alle nuove condizioni ambientali attraverso le sue capacità di termoregolazione;
  • le temperature raggiunte dal core (interno) del legno possono agevolmente essere pari o superiori a quelle letali, e quindi tali da garantire la certezza della efficacia della disinfestazione;
  • essendo il legno un ottimo isolante termico, esso conserva il calore generato dalle microonde per un tempo decisamente lungo (anche ore), così da garantire la permanenza di condizioni ambientali assolutamente inadeguate alle condizioni di sopravvivenza dell’infestante. 

Quanto detto è ovviamente valido per l’insetto in qualunque stadio vitale (anche e soprattutto le uova) e in special modo per l’infestante annidato in profondità nel legno a molti centimetri dalla superficie.  

L’ azione centrifuga delle microonde è un secondo interessantissimo elemento da valutare per comprenderne appieno le proprietà disinfestanti. Per apprezzarne i vantaggi vale la pena paragonare in termini generali i processi termici convenzionali (High Temperature Treatments) e i processi termici ottenuti con energia elettromagnetica.
I primi, estensivamente utilizzati nel settore degli imballaggi per il commercio internazionale, prevedono le seguenti fasi:

  • generazione di aria calda (con vari metodi, principalmente con l’uso di termoconvettori);
  • riscaldamento dell’ ambiente che contiene il legname da disinfestare (normalmente grandi ambienti che necessitano di ore, addirittura giorni, prima di raggiungere le temperature previste);
  • graduale trasferimento del calore dall’aria al legno a partire dalla superficie esterna  verso l’interno; questa fase è molto lenta e, nel caso del trattamento di legno di pregio, decisamente sconsigliata in quanto gli strati superficiali vengono sottoposti a stress termici particolarmente critici.

Tali metodi presentano mediamente una efficienza energetica molto bassa.
Viceversa, le microonde permettono di abbattere tutti i dispendiosi tempi di latenza del processo termico tradizionale: le microonde infatti non riscaldano l’aria ma agiscono direttamente nel materiale. Mediamente, per trattamenti in camera chiusa, il 70-80% dell’energia elettromagnetica irradiata è direttamente trasformata in calore nel materiale, senza inutili e costose dispersioni nell’ambiente di trattamento.
Ognuno di noi ha direttamente sperimentato nel quotidiano che, prelevando dal fornetto a microonde domestico la pietanza dopo il trattamento, l’ambiente del forno è rimasto freddo: tutta l’energia elettromagnetica immessa si è trasformata nel calore che ha riscaldato il cibo; analogamente il legname sottoposto a campi elettromagnetici sviluppa il calore a cominciare dalla parte più interna;

Foto 2 : trattamento di disinfestazione a microonde di travi infestate da anobidi

esso poi si diffonde gradualmente verso la superficie esterna. Questo fenomeno consente di raggiungere efficacemente gli insetti (e le relative uova) insediati anche nei punti che risultano più critici per il riscaldamento tradizionale e di evitare i rischi legato all’eccessivo surriscaldamento delle superfici, inevitabile con altri trattamenti termici.
Il delta termico (?T) registrato fra le parti interne e le superfici esterne con trattamenti a microonde è solitamente di 15-20 gradi centigradi: in altre parole ad una temperatura interna di 70-75°C corrisponderà solitamente una temperatura superficiale di 50-55°C , di gran lunga superiore alle temperature letali anche degli insetti con maggiore resistenza termica.
ll’risparmio energetico è da considerarsi soprattutto rispetto ai consumi delle tecnologie termiche tradizionali; l’elevato rendimento dei processi a microonde rende tali tecnologie meno onerose dal punto di vista energetico rispetto ai forni di disinfestazione tradizionali anche e soprattutto a causa del forte incremento dei costi che hanno subito i combustibili fossili negli ultimi anni. Chiaramente, un elemento cardine in tale discriminante è dato anche dalla elevata velocità del processo di disinfestazione a microonde.
L impatto ambientale è un argomento di interesse non soltanto relativamente alla messa al bando del bromuro di metile ma anche alla sempre più diffusa sensibilità privata e collettiva verso problematiche ambientali e salutiste. I trattamenti di disinfestazione tradizionali a gas richiedono tempi e disagi prima, durante e dopo l’attività di disinfestazione. 
Foto 4: trattamento di disinfestazione a microonde in un ambiente abitativo completamente arredato
I siti vanno preparati accuratamente prima del trattamento, evacuati e costretti a lunghi tempi di isolamento. La fase dell’aerazione successiva degli ambienti trattati spesso lascia nei clienti dei dubbi circa la completa bonifica ambientale e, specie nel caso di abitazioni, nei residenti persiste una forte preoccupazione su eventuali residui chimici lasciati nel materiale trattato.

Foto 3: trattamento di disinfestazione a microonde in un ambiente abitativo completamente arredato

Si noti come un solo operatore professionale è sufficiente per condurre le operazioni di disinfestazione
Con le tecnologie a microonde l’ambiente di lavoro non viene evacuato e non sono necessari traslochi. Anche in siti particolarmente complessi che richiedono trattamenti di svariati giorni, i residenti possono ritornare nelle proprie abitazioni e riprendere le normali attività, certi di entrare in un ambiente sicuro e immune da sostanze chimiche nocive per la loro salute.
Nelle fotografie 4 e 5 si evidenzia come l’ uso di un robot per la disinfestazione tramite microonde di un solaio in legno all’interno di un ambiente permette di mantenere l’ ordine abituale di mobili e suppellettili:

Si evince immediatamente come, durante il trattamento di disinfestazione, l’ arredamento interno della abitazione non ostacola la movimentazione della macchina né viene rimosso dall’ambiente operativo; gli impianti elettrici non costituiscono un ostacolo e non ci sono particolari accorgimenti di cui tener conto per preparare il locale.

Va detto che il trattamento a microonde in ambiente aperto deve necessariamente essere effettuato con tecnologie appropriatamente configurate e certificate per il controllo elettromagnetico del campo disperso; in questo caso e con opportuna formazione all’utilizzo professionale del macchinario, non sussistono rischi di alcuna natura per la salute degli operatori professionali.

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