La Disinfestazione

Disinfestazione: Protocollo C.I.A.R.T.

Il protocollo C.I.A.R.T. per la disinfestazione prevede l’impiego delle microonde applicate su opere d’arte

Articolo pubblicato il 19 maggio 2009

 

 Fonte: Sandra Troia Ottomanelli AREA RICERCA Centro Pilota CIART

Una definizione per “Bene Culturale”
logo_ciart

Quale definizione potremmo dare a “bene culturale”?
Sono beni culturali le cose immobili e mobili che presentano interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico.”
Tuttavia, non si possono temere smentite se si afferma che il concetto di bene culturale è in costante evoluzione e risulta assai difficoltoso individuare una definizione che rispetti la rapida evoluzione della sensibilità nei confronti del patrimonio artistico.

E alla Commissione Franceschini, attiva dal 1964 al 1966, che si deve l’introduzione in Italia della dizione “Bene Culturale” nel significato: “Tutto ciò che costituisce testimonianza materiale avente valore di civiltà“.
Definizione che sembra riuscire a dare un giusto riconoscimento anche all’arte applicata che caratterizza il quotidiano e al valore affettivo, identificativo, in breve, culturale che ad essa ci lega.
Il mobile, il manufatto ligneo, a prescindere dalla presenza di una dichiarazione di interesse culturale (prevista dal Codice dei beni culturali e del paesaggio), è senza dubbio un “bene culturale” per chi lo possiede, con un valore difficilmente quantificabile. Risulta, per questo, altrettanto importante, come per i manufatti ed opere di dichiarato interesse (vedi Nota1), l’azione di conservazione  e valorizzazione.(Vedi Nota2)

Nota1: Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 “Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137”

Nota2:  La conservazione è da intendersi come un azione composita e programmata avente il fine di ” mantenere integra la condizione fisiologica contestuale dei materiali costituenti il manufatto artistico accettandone il naturale declino” op.cit. DIZIONARIO DEL RESTAURO E DELLA DIAGNOSTICA. C.Giannini, R. Roani, Cardini editore, Firenze 2003.

La Conservazione corretta del mobile e del manufatto ligneo

La conservazione corretta del mobile e del manufatto ligneo, in generale, deve, in prima istanza, prevedere la conoscenza degli agenti abiotici e biotici a cui esso è esposto al fine di poter realizzare strategie utili al contrasto del degrado ad essi imputabile.
In particolare, per ciò che concerne gli agenti biotici, gli interventi auspicabili sono quelli finalizzati a contrastarne l’insorgenza attraverso azioni di prevenzione delle condizioni favorevoli all’insediamento e proliferazione degli stessi. (Cfr Gli insetti e i danni del legno. Problemi di restauro . Liotta Giovanni, editoreNardini 1991.)

L’intervento di disinfestazione dovrebbe rappresentare un opzione utile solo nei casi in cui le azioni di prevenzione, finalizzate ad una corretta conservazione, fossero risultate insufficienti. (Cfr Gli insetti e i danni del legno. Problemi di restauro . Liotta Giovanni, editoreNardini 1991.)

E opportuno, inoltre, sottolineare che l’intervento di disinfestazione deve essere seguito da pratiche corrette di conservazione. Particolare attenzione richiede il monitoraggio ed il controllo di: ventilazione, umidità, temperatura . Infatti, l’assenza o la carenza di ricambio d’aria, favorisce l’accumulo di umidità che, raggiungendo un livello nel legno superiore al 18 – 20 %, favorisce lo sviluppo di insetti. Una temperatura mite (22 -25 °C) favorisce una maggiore attività e cicli di riproduzione più frequenti degli insetti . (cfr DIZIONARIO DEL RESTAURO E DELLA DIAGNOSTICA. C.Giannini, R. Roani, Cardini editore, Firenze 2003.)

Il settore del restauro ha nella tecnologia un alleato promettente che consente interventi, nella completa tutela del bene, mirati, efficaci e realizzabili in tempi contenuti.
L’impiego dell’energia elettromagnetica (in particolare microonde) per disinfestare opere d’arte in legno, cartacee, stoffe, arazzi, tappeti, ecc. è divenuto una realtà operativa dopo circa quarant’anni di ricerca internazionale che ne ha monitorato potenzialità e criticità.

Le microonde sono attualmente impiegate per contrastare in modo eco-sostenibile gli effetti distruttivi provocati da insetti xilofagi (i tarli) su mobili, strumenti musicali, tavole dipinte, cornici, statue lignee ecc.
La disinfestazione del materiale ligneo di interesse storico artistico, tradizionalmente effettuata con gas tossici, come il bromuro di metile, non garantisce da effetti indesiderati su decorazioni e trattamenti vari delle superfici (vernici,pitture, lacche ecc.) ponendosi, inoltre, in contrasto con le normative internazionali in materia di tutela ambientale.  

Il Metodo della Disinfestazione e Microonde

Il metodo della disinfestazione a microonde, totalmente ecocompatibile, sfrutta l’energia elettromagnetica per scaldare le forme biologiche infestanti (insetti, funghi, ecc.) al di sopra della loro temperatura letale.
Allo stesso tempo, le microonde non compromettono l’integrità degli oggetti sottoposti al trattamento. La frequenza delle microonde e controllata in modo tale da ottenere una distribuzione di potenza uniforme nella zona in cui sono disposti gli oggetti da trattare. Le onde elettromagnetiche inducono un effetto di riscaldamento nelle forme biologiche infestanti (contenenti acqua in percentuali significative), senza avere effetti sui materiali di cui e composto l’oggetto artistico che non contiene acqua in percentuali significative.

Le microonde consentono un riscaldamento differenziale o selettivo in funzione delle caratteristiche dielettriche.

A questo si aggiunge la suddivisone dei tempi di trattamento, prevista dai protocolli, finalizzata a non indurre stress nel manufatto.
Il trattamento a microonde si caratterizza per:

  • l’efficacia nella disinfestazione dalle forme biologiche infestanti anche nello stadio larvale e prelarvale (Il trattamento di disinfestazione con tecnologia a microonde risulta efficace anche sulle uova.)
  • la rapidità e possibilità di maneggiare l’oggetto artistico immediatamente dopo la disinfestazione, non essendovi persistenza di energia alla fine del trattamento.

L’impiego delle microonde nella disinfestazione del legno e dei beni culturali è stato oggetto di studio del Consiglio Nazionale delle Ricerche italiano che da oltre 20 anni sta sviluppando strumentazioni e metodologie d’indagine volte alla conoscenza e alla salvaguardia del Patrimonio Culturale (L’attività di ricerca e stata svolta da CNR – IFAC Istituto di Fisica Applicata “Nello Carrara” – nato dall’accorpamento dell‘Istituto di Elettronica Quantistica (IEQ) e dell‘Istituto di Ricerca sulle Onde Elettromagnetiche (IROE); CNR – IVALSA Istituto per la Valorizzazione del Legno e delle Specie Arboree (ex CNR IRL Istituto per la Ricerca sul Legno) .

Nello studio pubblicato “USO DELLE MICROONDE PER LA DISINFESTAZIONE DAI TARLI DI MANUFATTI IN LEGNO” si afferma che ” è stata dimostrata la possibilità di utilizzare il riscaldamento a microonde per disinfestare dai tarli manufatti in legno questo, sia teoricamente – mediante lo sviluppo di un modello di calcolo che tiene conto dei vari parametri in gioco – sia sperimentalmente, irraggiando blocchetti di legno tarlati” .
I risultati sperimentali, in tale ricerca, hanno, infatti, confermato le previsioni teoriche.

Trattamento di Disinfestazione /Disinfezione secondo i Protocolli

Sui manufatti lignei integri sottoposti al trattamento di disinfestazione/disinfezione secondo i protocolli, non sono state riscontrate sensibili variazioni dimensionali.
I manufatti , successivamente al trattamento, hanno mostrato una perdita di peso (perdita di peso registrata in media è inferiore a 0,5 grammi.) che nell’arco di 24 ore è stata recuperata riportando il manufatto al peso originario.
La perdita di umidità del legno registrata, a seguito del trattamento con le microonde, risulta inferiore alla variazione di umidità registrabile nella vita di un manufatto in relazione alle variazioni termoigrometriche ambientali.(ovvero di un manufatto non sottoposto ad alcun trattamento.)

Gli effetti connessi al riscaldamento del legno non hanno prodotto variazioni significative osservabili .
Ugualmente, decorazioni e trattamenti vari delle superfici di manufatti lignei integri, a seguito del trattamento, non hanno mostrato modificazioni osservabili .
Dalle temperature registrate si evince la possibilità di raggiungere una gamma assai ampia di temperature utile alla realizzazione di interventi di disinfestazione su
manufatti aventi differenti caratteristiche. 

Esempio di applicazione dei Protocolli C.I.A.R.T.

Di seguito sono riportati, a titolo di esempio, i protocolli utilizzati per la disinfestazione a microonde di un cassettone lastronato e di una cornice dorata a guazzo.

Breve descrizione dell’oggetto in esame:
Il cassettone realizzato tramite lastronatura in legno di latifoglie e con struttura portante in legno di conifera ( abete ) delle dimensioni di 133 x 63 x 108cm., peso 65 Kg., presentava sulle parti intagliate un diffuso attacco xilofago con fori da sfarfallamento del diametro di 3mm. e lunghezza delle gallerie 7mm.

La struttura in legno di conifera era stata attaccata solo marginalmente dagli insetti xilofagi, mentre la parte intagliata, forse perché realizzata in un essenza legnosa più appetibile dai tarli, era stata maggiormente attaccata.

Il mobile, interessato da un precedente intervento di restauro, era stato integrato nelle parti di supporto mancante ( v. modanature sui fianchi del mobile ) e rifinito con uno strato di gommalacca.

Trattamento con la camera a microonde:
Sono stati impiegati due magnetron ad una potenza di 8 Kw
e prima del trattamento e stata rilevata, con termometro a laser, la temperatura esterna della struttura pari a 16°C.
Il trattamento e stato suddiviso in n. 8 step di durata variabile per una durata complessiva di 27 minuti.
In ciascuno step si e proceduto alla misurazione della temperatura esterna ed interna dell’oggetto trattato.

Temperature registrate durante il trattamento di disinfestazione a microonde:

  • temperatura esterna min registrata 20° C
  • temperatura interna min registrata 24° C
  • temperatura esterna max registrata 56° C
  • temperatura interna max registrata 70° C

A fine trattamento il mobile non ha mostrato variazioni dimensionali a carico della struttura lignea o alterazioni dello strato di gommalacca rilevabili ad occhio nudo. 

Applicazione del trattamento a microonde su una cornice modanata e dorata a guazzo

Breve descrizione dell’oggetto in esame:
la cornice, modanata, preparata a gesso e colla, dorata a guazzo delle dimensioni di 44 x 55 x 3cm.( circa ), peso 700gr., presentava una decorazione intagliata e dorata nella parte esterna del manufatto ed una cromia nera nella modanatura interna.

Trattamento con la camera a microonde:
e stato impiegato un magnetron ad una potenza di 1 Kw e, prima del trattamento, e stata rilevata la temperatura esterna sui quattro bracci retrostanti la cornice ( 16°C ).

Il trattamento e stato suddiviso in n. 6 step di durata variabile per una durata complessiva di 10 minuti.
In ciascuno step si e proceduto alla misurazione della temperatura esterna ed interna dell’oggetto trattato.

Temperature registrate durante il trattamento di disinfestazione a microonde:

  • temperatura esterna min registrata 21° C
  • temperatura interna min registrata 25° C
  • temperatura esterna max registrata 62° C
  • temperatura interna max registrata 80° C

I valori di temperatura della cornice, costantemente monitorati con termometro a laser, non si sono mantenuti omogenei ed uniformi su tutto il manufatto, infatti la parte schermata ha avuto un incremento, lieve, di 3-4° rispetto a quella non protetta da schermatura.
A fine trattamento la cornice non ha mostrato variazioni dimensionali a carico della struttura lignea o alterazioni della foglia metallica rilevabili ad occhio nudo.
E opportuno sottolineare che la schermatura delle parti laminate ( foglia oro ecc. ) e una pratica opzionale e consigliata nei casi in cui l’operatore addetto al trattamento di disinfestazione con microonde non sia in possesso di protocolli ad hoc o i manufatti siano di dimensioni assai ridotte .

Leggi gli altri articoli sui trattamenti antitarlo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Translate »