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Documento di Nara 1994

Preambolo

1. Noi, esperti riuniti a Nara (Giappone), riteniamo doveroso rilevare la generosità e la lungimiranza delle autorità giapponesi che ci hanno offerto l’opportunità di un incontro destinato a mettere in discussione nozioni divenute tradizionali in materia di conservazione del patrimonio culturale ed a instaurare un dibattito sulle vie ed i mezzi necessari ad allargare gli orizzonti al fine di garantire un più grande rispetto della diversità delle culture e dei patrimoni nella pratica della conservazione.

2. Noi abbiamo apprezzato nel suo giusto valore l’ambito della discussione così come proposto dal Comitato del Patrimonio Mondiale, che si è dichiarato desideroso di attenersi, al momento dell’esame dei dossiers d iscrizione ad esso sottoposti, ad un concetto d autenticità rispettoso dei valori culturali e sociali di tutti i Paesi.

3. Il “Documento di Nara sull’autenticità” è concepito nello spirito della “Carta di Venezia, 1964”. Fondato com è su questa Carta ne costituisce un prolungamento concettuale. Esso prende atto del ruolo essenziale che il patrimonio culturale gioca oggi in quasi tutte le società.

4. In un mondo in preda alle forze della globalizzazione e della banalizzazione, in cui la rivendicazione dell’identità culturale si esprime talora attraverso un nazionalismo aggressivo e l’eliminazione delle culture minoritarie, il principale contributo della presa in conto dell’autenticità consiste, anche nella conservazione del patrimonio culturale, nel rispettare e mettere in luce tutte le sfaccettature della memoria collettiva dell’umanità.

Diversità Culturali e del Patrimonio

5. La diversità delle culture e del patrimonio culturale costituisce una ricchezza intellettuale e spirituale insostituibile per tutta l’umanità. Essa deve essere riconosciuta come un aspetto essenziale del suo sviluppo. Non solo la sua protezione, ma anche la sua promozione, si confermano come fattori fondamentali per lo sviluppo dell’umanità.

6. Questa diversità si esprime tanto nella dimensione spaziale che temporale, tanto per le culture che per i modi di vita che ad esse sono legati. Nel caso in cui le differenze tra culture potrebbero originare situazioni di conflitto, il rispetto della diversità culturale postula il riconoscimento della legittimità specifici di tutte le parti in causa.

7. Le culture e le società si esprimono in forme e modalità di espressione, sia materiali che immateriali, che costituiscono il loro patrimonio. Queste forme e modalità devono essere rispettate.

8. Sarà opportuno ricordare che l’UNESCO considera come principio fondamentale il fatto che il patrimonio culturale di ciascuno costituisce il patrimonio culturale di tutti. In tal modo, le responsabilità sul patrimonio e sulla maniera di gestirlo appartengono prioritariamente alla comunità culturale che l’ha generato o a quella che ne ha la responsabilità. Tuttavia l’adesione alle carte e alle convenzioni relative al patrimonio culturale implica l’accettazione degli obblighi e dell’etica che stanno alla base di quelle carte e di di quelle convenzioni. Di conseguenza la ponderazione delle proprie esigenze nei riguardi di uno stesso patrimonio è profondamente auspicabile, senza che tuttavia essa contraddica ai valori fondamentali delle culture di quelle comunità. 

Valore e autenticità

9. La conservazione del patrimonio storico, in tutte le sue forme ed a qualsiasi epoca appartenga, trova la sua giustificazione nel valore che viene attribuito a quel patrimonio. La percezione più esatta possibile di quei valori dipende, tra l’altro, dalla attendibilità delle fonti d informazione al riguardo. La loro conoscenza, comprensione e interpretazione in rapporto alle caratteristiche originali e acquisite del patrimonio, al suo divenire storico come al suo significato, fondano il giudizio di autenticità concernente l’opera in causa con riguardo sia alla forma che alla materia dei beni interessati.

10. L autenticità, quale considerata ed affermata nella “Carta di Venezia”, appariva come il fattore qualitativo essenziale rispetto alla attendibilità delle fonti d informazione disponibili. Il suo ruolo rimane capitale sia negli studi scientifici ed interventi di conservazione e restauro che nella procedura di iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale o in qualsiasi altro inventario del patrimonio culturale.

11. Sia i giudizi sui valori riconosciuti al patrimonio che quelli sui fattori di attendibilità delle fonti d informazione possono differire da cultura a cultura e perfino all’interno di una medesima cultura. E da escludere, di conseguenza, che i giudizi di valore e di autenticità inerenti ad esse possano fondarsi su criteri uniformi. Al contrario, il rispetto dovuto a tali culture esige che ogni opera sia considerata e giudicata in rapporto ai criteri che caratterizzano il contesto culturale al quale esse appartengono.

12. Per conseguenza è della massima importanza e urgenza che, in ogni cultura, siano riconosciuti i caratteri specifici riferentesi ai valori del suo patrimonio, così come alla attendibilità ed alla affidabilità delle fonti di informazione che lo concernono.

13. Il giudizio sull’autenticità, dipendendo dalla natura del monumento o del sito e dal suo contesto culturale, è legato ad una moltiplicità di fonti di informazione. Esse comprendono concezione e forma, materiali e sostanza, uso e funzione, tradizione e tecniche, situazione e ubicazione, spirito ed espressione, stato originario e divenire storico e possono essere sia interne che esterne all’opera. L utilizzazione di queste fonti offre la possibilità di descrivere il patrimonio culturale nelle sue dimensioni specifiche sul piano artistico, tecnico, storico e sociale.

Allegato I: Suggerimenti

Suggerimenti per il seguito da dare al Documento (proposti da H. Stovel)

1. Il rispetto della diversità delle culture e dei patrimoni esige uno sforzo deciso per evitare di imporre formule meccaniche o procedure uniformate quando si tenta di definire e di valutare l’autenticità di un monumento o di un sito.

2. L apprezzamento dell’autenticità nel rispetto delle culture e della diversità del patrimonio richiede un approccio che incoraggi le culture a dotarsi di metodi di analisi e di strumenti che riflettano la loro natura e i loro bisogni. Approcci simili possono avere parecchi punti in comune da cui gli sforzi necessari per: a. Assicurarsi che la valutazione dell’autenticità impegni una collaborazione multidisciplinare ed il contributo adeguato di tutte le perizie e le conoscenze disponibili; b. Assicurarsi che i valori riconosciuti siano veramente rappresentativi di una cultura e della diversità delle sue preoccupazioni, soprattutto verso i monumenti e i siti; c. Documentare chiaramente la natura specifica dell’autenticità dei monumenti e dei siti per costituire una guida che serva al loro trattamento ed al controllo; d. Attualizzare le valutazioni del grado d autenticità alla luce dell’evoluzione dei valori e del contesto.

3. E particolarmente importante fare ogni sforzo per assicurarsi che siano rispettati i valori riconosciuti e che il processo della loro identificazione comprenda azioni per sviluppare, nella misura del possibile, un consenso multidisciplinare e comunitario (?) nei loro riguardi.

4. Gli interventi dovrebbero fondarsi sulla cooperazione internazionale fra tutti coloro che si interessano alla conservazione del patrimonio culturale e contribuire a questa cooperazione allo scopo di accrescere il rispetto universale e la comprensione della diversità dei valori e delle espressioni culturali.

5. La continuazione di questo dialogo e la sua estensione nelle differenti regioni e culture del mondo costituisce un prerequisito per aumentare il valore pratico dell’attenzione rivolta all’autenticità nella conservazione del patrimonio comune dell’umanità.

6. L’ accresciuta sensibilizzazione del pubblico a questa dimensione del patrimonio è assolutamente necessaria per giungere a misure concrete che consentano di salvaguardare le testimonianze del passato. Ciò significa che viene sviluppata una più grande comprensione dei valori che rappresentano, in sé, i beni culturali e che viene rispettato il ruolo svolto da monumenti e siti nella società contemporanea.

Allegato II: Definizioni

Conservazione: comprende tutte le operazioni che tendono a capire un opera, a conoscere la sua storia ed il suo significato, ad assicurare la sua salvaguardia materiale e, eventualmente, il suo restauro e la sua valorizzazione. (Il patrimonio culturale comprende i monumenti, i complessi edilizi e i siti secondo la definizione dell’art. 1 della Convenzione del Patrimonio Mondiale).
Fonti d informazione: insiemi di fonti monumentali, scritte, orali, figurate che consentono di conoscere la natura, le specificità, il significato e la storia di un opera.

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