Arte & ArtigianatoLa Carta

Restauro del libro: intervento di restauro

Indice

Titoli della tesi che verranno pubblicati a cadenza settimanale
La carta: storia e tecnologia 
La carta: cause di degrado
Restauro del libro: breve storia dell’opera 
Restauro del libro: stato di conservazione
Restauro del libro: la diagnostica
Restauro del libro: intervento di restauro 
Restauro del libro: glossario e bibliografia 

Dopo aver eseguito l’analisi visiva sullo stato apparente di degrado, si decidono i procedimenti da adottare nella successiva fase di restauro. Inoltre per constatare la vera natura dei processi degradativi avvenuti sul materiale cartaceo si sarebbero dovute eseguire analisi di vario genere che per questioni di tempistiche del progetto, non sono state eseguite.

Procedure preliminari

I restauratori esperti Pierangelo Massetti osb. e Mauro Rampazzo hanno proposto una prima scaletta riguardo i metodi da utilizzare:
«il volume comporta oltre alla pulitura meccanica anche la pulitura chimica in acqua deionizzata.
operazioni di sutura e rattoppo e rifiniture successive; in seguito si effettua la cucitura con nuovi capitelli e la legatura in cuoio. Il rattoppo potrà essere effettuato anche per via meccanica, sulle carte meno lesionate
».

Cartolazione

La prima operazione di restauro a cui è stato sottoposto il volume del Matthioli è stata la cartolazione con l’assegnazione, dove necessario, di un numero progressivo sull’angolo in alto a destra, sul recto del foglio; con una semplice matita HB sulle prime carte, corrispondenti all’indice
del volume dato che non presentava una propria numerazione, e sulle carte dove il numero stesso della pagina non era presente a causa di lacune nella pagina stessa.
Nelle altre carte era presente una numerazione originale sia sul fronte, nell’angolo in alto a destra, sia sul recto, nell’angolo in alto a sinistra. Quindi la numerazione originale si trovava sul fronte e sul retro di ogni carta.
Questa operazione viene eseguita per rendere più facile e corretta la ricomposizione dei fascicoli al termine del restauro, e per essere sicuri di non perdere fogli.

Il restauro di un manoscritto
Smontaggio e scucitura

Lo smontaggio nel nostro caso è stato completato poiché il libro era già privo del dorso e della coperta originale. La cucitura era compromessa: i nervi erano spezzati.
La scucitura dei singoli fascicoli è stata fatta con forbici e trincetti allo scopo di ottenere bifogli liberi. La legatura originaria non era più funzionale alla consultazione dell’opera.

Forbici di varia dimensione, stecca in osso e due
misure di trancetti.

Lo smontaggio va contro ogni legge scritta sulla conservazione perché fa perdere informazioni materiche deducibili dal documento, ed è pure un’azione traumatica per il manufatto, ma in questo caso è giustificato considerando che è
necessario per poter svolgere i successivi interventi conservativi.

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