Tutto sembra sia partito dalle conseguenze del blocco continentale del 1806, imposto da Napoleone, nei confronti dei prodotti provenienti dall’Inghilterra e le sue colonie; tra questi spiccava il richiestissimo cacao che a causa di tale disposizione, era diventato merce rara e costosissima.
Si dice che i cioccolatieri torinesi per ovviare a tale problematica avessero iniziato a produrre il cioccolato sostituendo parte dell’impasto con la crema di nocciole. Nel 1832 viene fondata a Torino la Caffarel Prochet e i due soci mettono a punto un impasto frutto di approfondita sperimentazione, arrivando alla creazione del cioccolatino denominato in dialetto “givu”.
Fu solo nel 1865 che con la forma a barca rovesciata, avviene l’esordio definitivo: Gianduja durante il carnevale distribuiva i famosi cioccolatini alla gente in festa che da questo momento in poi vennero denominati gianduiotti.
23 – Ancient #shorts: Gianduiotto
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