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Il colore viola nell’arte

Fonte:Studio Verdi Demma: Tecnologie diagnostico-analitiche e informatiche per l’attribuzione, l’autenticazione e la valutazione economica delle opere d’arte

I quadri nascondono sempre significati, una viola appuntata su un decolté di una giovane donna, svela il legame tra due amanti.

Argomenti del ciclo: I colori nell’Arte

La ruota dei colori

La ruota dei colori o cerchio di colore è uno strumento fondamentale per la combinazione dei colori. Il primo schema di colore circolare è stato progettato da Sir Isaac Newton nel 1666. Lo schema e’ concepito in maniera tale che tutti i colori presenti stiano bene se abbinati tra loro.

“Nell’ambito iconografico il significato della viola, violetta e la viola del pensiero è pressoché simile. La viola come fiore, noto sin dall’antichità, è legato al mito del dio Frigio Atti. La storia racconta che la dea Agdistis, innamorata perdutamente di Atti, cerca di impedirne le nozze con Atta, figlia del re di Passinonte, facendolo impazzire. Il ragazzo in preda alla follia inizia a vagare finché con un pugnale si mutila e muore; dal sangue nascono le viole.

Anche Atta in cerca del proprio amato trovandolo esanime si tolse la vita e anche dal suo sangue nacquero le viole. Nell’immaginario popolare la piccola Viola dal forte profumo è simbolo di modestia, umiltà e come tale viene interpretata anche dai Padri della Chiesa. Nell’immaginario viene associata alla Vergine Maria che è emblema di modestia e umiltà e anche a quella di Gesù che ha avuto l’umiltà di farsi uomo. È un fiore che viene soprattutto rappresentato nelle scene dell’adorazione e in quelle dove sono ritratti la Madonna col Bambino.”

Significati nascosti

I quadri nascondono sempre significati, una viola appuntata su un decolté di una giovane donna, svela il legame tra due amanti. Un esempio è il quadro di Tiziano e la sua giovane amante, sotto il particolare.

Tiziano e la sua giovane amante. Il legame svelato dal quadro di una viola

Fin dall’antichità, il viola rappresenta il colore di re ed imperatori, ma inesistente in epoca rinascimentale e medievale per via della quasi estinzione della lumaca usata per realizzare la porpora imperiale, che scomparve nel 1453.

Lorenzo de Medici con l’abito viola porpora

Durante il Rinascimento, la famiglia dei Medici a Firenze, indossava il viola. I colori analoghi usati da François Boucher nella “Signora marchesa de la Pompadour” risultano armoniosi e piacevoli per l’occhio. Boucher ha scelto blue, viola e spruzzi di rosso.

Signora marchesa de la Pompadour

“Gli impressionisti nonostante la predilezione per i viola e i malva, tendevano a ottenerli mescolandoli (in genere blu cobalto o oltremare velato di lacca rossa), piuttosto che approfittare dei pigmenti violetti di cobalto e manganese che erano già disponibili nel periodo 1850-70.

Renoir

Questi nuovi pigmenti avevano solo una modesta forza colorante, ma davano una tinta più intensa di quella che si poteva ottenere con le miscele;Monetli amò più degli altri pittori;Renoir, al contrario, restò fedele alla miscela lacca/blu cobalto per gli straripanti malva e porpora di A teatro (1876-77)”.

Chi predilige il Viola trova difficoltà nel controllare il suo livello emozionale ma sa anche accantonare la troppa razionalità. Ama l’arte in tutte le sue forme, adora le forti sensazioni che provengono dal contatto con l’ambiente e le persone.

Colori Freddi, come il Viola, suggeriscono freddezza e sembrano allontanarsi dallo spettatore nella pittura come anche il blu e verde.

Il viola è composto da rosso e blu, come ad esempio la lavanda. E’ il colore della fantasia, anche se la maggior parte degli uomini non amano questo colore.
Risponde alla regalità, intelligenza, ricchezza, bellezza, ispirazione, sofisticazione, alto rango, esaltazione, eccessiva retorica ornamentale.

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